Salone Nautico

Al Salone di Venezia presentata Stramba, la barca a vela senza albero e senza boma

Siamo saliti sul veliero più "strambo" del mondo, dove tutte le manovre si giocano lungo la rotaia di una grande U rovesciata

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La rivoluzionaria barca a vela Futura nata da una start up Stramba
Stramba di nome e di fatto. In effetti, la prima cosa che gli appassionati di vela in visita al Salone Nautico di Venezia hanno pensato, quando si sono trovati di fronte Futura è proprio “Che stramba!”. Anzi, diciamo meglio. Questa è la seconda cosa che hanno pensato. La prima è stata: “Ma quella roba là è proprio una barca a vela?”. Sì, sì. Non ha il boma, non ha un albero centrale, sostituito da una struttura ad U rovesciato, ed il pozzetto delle manovre sembra un tinello, ma per il resto è proprio una barca a vela.
Di quelle che si mettono in mare e vanno avanti solo se il vento le spinge. Ed è proprio quello che Daniele Mingucci, ideatore del progetto e dalla startup che lo ha lanciato,”Stramba”, spera di fare appena possibile. “La barca non è ancora rifinita – spiega Mignucci – abbiamo bruciato le tappe per presentarla al Salone di Venezia, ma contiamo di finire la velatura e di fare una prova in mare nel più breve tempo possibile. Ci sono ancora tante cosa da mettere a punto, ma direi che siamo sulla buona strada”. Continua

Al via il Salone Nautico di Venezia nell’antico Arsenale: un palcoscenico unico per yacht, accessori e motori

Uno bacino acqueo di 50 mila metri quadri per le imbarcazioni e un chilometro di banchina. Tante iniziative collaterali tra le quali uno spazio per la cantieristica tradizionale veneziana

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Il bacino acqueo dell'Arsenale di Venezia

“L’arte navale torna a casa”
. E’ lo slogan del Salone Nautico di Venezia in programma fino a domenica 23 giugno nella città lagunare. La “casa” in questione è il grande bacino dell’Arsenale. Storica fucina di galee e cocche che negli anni d’oro della Serenissima, era in grado di mettere in acqua una nave da guerra al giorno, completa di vele e attrezzature, pronta per navigare. Quell’arsenale che tanto colpì Dante Alighieri che volle paragonarlo al girone infernale in cui sono puniti i barattieri: “Quale nell’arzanà de’ Viniziani bolle d’inverno la tenace pece”. Continua