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Il mare al tempi del coronavirus: la meraviglia dei fondali che riprendono vita

Una spedizione subacquea ha raggiunto il relitto della Haven per verificare come il blocco delle attività umane abbia favorito la ripresa della vita nei fondali

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Il fondale attorno alla petroliere Haven si è riempito di vita marina

Un’esperienza unica quella vissuta dai subacquei che si sono immersi in questi tempi di lockdown. Sono bastati pochi mesi di interruzione delle attività umane perché la natura si riappropriasse dei suoi spazi e l’ambiente marino tornasse cristallino, come doveva essere quando le grosse eliche delle navi non spazzavano i sedimenti dei fondali.
Una esperienza unica che i subacquei dell’equipe guidata da Andrea Bada hanno potuto vivere grazie ad un progetto scientifico e cinematografico condotto in sinergia tra la Marina Militare Italiana, la Capitaneria di porto di Genova e la casa di produzione multimediale E-motion. L’obiettivo della missione era per l’appunto quello di documentare gli effetti che il blocco delle attività umane a causa dell’emergenza Coronavirus, ha avuto sul mare. Continua