ritrovamento relitti

Il misterioso relitto di Punta Bianca: storia del piroscafo Almerian, l’ultima nave che salutò il Titanic

Nei fondali di Agrigento una spedizione subacquea è riuscita ricostruire la storia di una nave a vapore affondata durante la prima guerra mondiale


Gli archeologi subacquei esplorano il relitto di Punta Bianca

Scritto per LiguriaNautica - Senza voler essere superstiziosi, ci sono navi che non hanno certo portato fortuna a chi le ha incrociate. Ed è stato questo il destino del piroscafo inglese Almerian, l’ultima nave che vide il Titanic nel suo primo e ultimo viaggio e l’ultima nave ad essere affondata dal combattivo sommergibile tedesco U-Boat 73 che fece colare a picco ben 12 navi inglesi, senza contare i mercantili, prima di auto affondarsi davanti alle coste francesi per non consegnarsi al nemico.
Anche la storia del ritrovamento dell’Almerian è una di quelle cha val la pena di essere raccontate ed è emblematica di come agiscono i subacquei appassionati di
archeologia del mare, o se preferite chiamarli come li chiamo io, i “cacciatori di relitti”.
Comincia tutto come comincia sempre. Con un
amico pescatore che ti racconta una storia. “Nel 1991 sono venuto a conoscenza del relitto di Punta Bianca grazie al mio amico Luigi Bisulca che mi ha portato a fare un’immersione in apnea nel luogo del ritrovamento. Mi sono chiesto che tipo di relitto fosse, l’anno e le cause dell’affondamento. Le acque del sito, quasi sempre torbide, mi hanno però impedito in quel momento di rendermi conto delle reali misure del relitto”, ricorda Stefano Vinciguerra, subacqueo della Lega Navale di Agrigento e del Giass, Gruppo Indagine Archeologica Subacquea Sicilia. Continua

Immersioni: come diventare cacciatori di relitti (parte 1)

Vi piacerebbe scoprire un relitto sommerso? E' tutta questione di buona volontà! Ecco qualche utile consiglio per diventare dei veri e propri cacciatori di navi sommerse

frame0012-590x392
Il relitto della nave Thistlegorm Mar Rosso

Scritto per LiguriaNautica - Forse accade anche voi, proprio come accade a me: per quanto ci riflettiate sù, non riuscire a darvi una spiegazione del fascino che i relitti sommersi esercitano su di voi. Misteriosi testimoni di una tragedia come l’affondamento, l’abbraccio mortale del mare ha regalato loro una nuova vita trascinandoli giù, giù nelle profondità degli abissi marini sino a raggiungere una nuova dimensione d’esistenza. Adagiati nei punti più inaccessibili del mare, cristallizzati in uno scorrere di tempo più lento del nostro nel decadimento, i relitti continuano a raccontare le loro impalpabili storie ai subacquei che le vogliono ascoltare. Continua