Suolo architettonico

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Diébédo Francis Kéré ha dimostrato la validità dell'architettura ecosostenibile di qualità anche in contesti difficili come l'Africa
Inutile cercare il villaggio di Gando su Google Maps. I primi risultati che il motore di ricerca geogra!co ci restituisce sono una cittadina nel Togo, una strada in Nigeria ed una boutique “Nouvelle Parfumerie” da qualche parte della Costa d"Avorio. Ma il Gando che cerchiamo noi si trova più a Nord, immerso nelle grandi savane del Burkina Faso. Neppure Wikipedia è più generosa. Le versione in inglese dell'enciclopedia on line ci informa solo che Gando è un villaggio di 2.500 anime situato nel dipartimento di Tenkodogo della Provincia di Boulgou. Siamo nel Sud del Paese, vicini ai con!ni col Ghana. Tutto qua? No. C"è un “ma”. Il villaggio ha una particolarità che lo distingue da tutti i villaggi vicini in quanto nei suoi con!ni sorge una celebre scuola: l"École Primaire di Gando. Ed è proprio da questa scuola che comincia la storia del grande e pluripremiato architetto Diébédo Francis Kéré. Una scuola che all"inizio non esisteva. Ed è proprio per questo che, a soli sette anni, il piccolo Francis fu spedito dalla famiglia a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, con la missione di imparare a leggere e scrivere. Suo padre era il capo del villaggio e aveva bisogno di qualcuno che lo aiutasse a comporre le lettere che doveva inviare alle autorità e ai ministeri competenti. Chi meglio del !glio maggiore, per espletare un compito così delicato? Comincia così, nella polverosa Ouagadougou, la carriera del futuro architetto Diébédo Francis Kéré. Una carriera che lo porterà a collezionare una galleria di riconoscimenti internazionali unica, e non ancora conclusa, tra i quali citiamo il Global Award for Sustainable Architecture (2009), il BSI Swiss Architectural Award (2010), il Marcus Prize for Architecture (2011) e il Global Holcim Award Gold (2012). Conclusa la scuola elementare, Diébédo Francis decide di rimanere a Ouagadougou e di continuare il suo percorso formativo, lavorando come carpentiere per pagarsi gli studi sino a che una borsa di studio messa a disposizione da una fondazione tedesca, gli offre l"opportunità di volare a Berlino e di iscriversi alla facoltà di Architettura della Technische Universität. L"Europa però non fa dimenticare a Francis il suo villaggio natale. Già prima di laurearsi, fonda la Schulbausteine für Gando (una scuola per Gando), oggi diventata la Fondazione Kéré, e nella sua tesi di laurea presenta un progetto per la realizzazione di un complesso scolastico che, più che innovativo, potremmo de!nire rivoluzionario. Anzi, ancora di più: «un progetto olistico», come lo ha de!nito lo stesso Kéré. La maggior parte delle scuole, in Burkina, come nel resto dell"Africa subsahariana, è realizzata in cemento. Proprio il materiale meno adatto alla realizzazione di un edi!cio a quelle latitudini: costoso, inquinante, di di$cile lavorazione con gli strumenti a disposizione della maestranze locali, energicamente dispendioso, antitesi di qualsiasi concetto di contenimento dei cambiamenti climatici. Per il progetto della sua scuola, che è stato ultimato nel luglio del 2001 grazie ai contributi raccolti dalla sua fondazione, Diébédo Francis Kéré sceglie di partire da presupposti radicalmente opposti, mescolando la scienza con la tradizione, l"ecologia con la razionalizzazione e il contenimento dei costi. L"ingombrante cemento d"importazione è così sostituito dalla versatile argilla locale. L"utilizzo di questo materiale ecologico ha consentito, oltre che un notevole ribasso dei costi, il recupero di una tradizione costruttiva che rischiava di andare perduta.

Impresa locale
La realizzazione dell"opera è stata portata interamente a termine dagli uomini e dalle donne di Gando che hanno potuto valorizzare e mettere a frutto gli antichi saperi locali. Senza contare la soddisfazione e l"orgoglio di poter dire di aver realizzato con le proprie mani la loro scuola: la scuola delle future generazioni di Gando. Innovativa anche la sistemazione degli spazi progettati da Kéré che alterna aule studio ed aree scoperte, destinate alla ricreazione. Le pareti portanti sono realizzate in terra compressa, materiale che assorbe il calore e restituisce frescura. I tetti in lamiera ondulati lasciano de%uire le piogge e sono sistemati su una capriata rialzata per consentire all"aria fresca di penetrare dal so$tto. La realizzazione dell"École Primaire di Gando ha proiettato Kéré nell"Olimpo dei grandi architetti dei nostri tempi e lo ha lanciato verso nuovi progetti che hanno fatto del Burkina Faso un faro internazionale di architettura ecosostenibile: ricordiamo solo il centro medico di Léo e l"Opera Village di Laongo, due villaggi nei pressi della capitale. Oppure la sua partecipazione alla mostra permanente del Museo internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa a Ginevra. Tradizione e design moderno, sostenibilità ed ecologia sono i cardini dei suoi lavori. La strada aperta da Diébédo Francis Kéré indica la giusta direzione da percorrere all"architettura di domani. E non solo per l"Africa.
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