Veltroni, troppo Veltroni

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abile quando deve lanciare sfide immaginifiche e un po' vacue ma piuttosto scarso come leader di contenuto e organizzativo, [dà] oggi l'impressione di un fresco divorziato un po' stordito dai daiquiri all'uscita di un bar per single. (Falsoidillio)

Un anno di W
  • Mentre oggi è un giorno come gli altri, domani è l'anniversario del Discorso Per L'Italia. Sì. Un anno fa, Veltroni si candidava alle primarie del Partito Democratico. È passato solo un anno, pensate. Prodi era al governo, Bertinotti presidente della Camera: ora sono pensionati e senza partito tutti e due. È bastato così poco.

  • Lo ripeto: questo dibattito Veltroni-sì Veltroni-no non esiste, veramente. Veltroni non sarà più il candidato premier del centrosinistra. Storicamente, chi perde un'elezione contro Berlusconi non ha seconde possibilità: i precedenti (Occhetto e Rutelli) parlano da soli. Lo stesso ruolo di Presidente del Consiglio Ombra ha già l'aria di un'onorevole buonuscita. Se nel frattempo Veltroni resta nominalmente segretario del PD, è giusto per dare il tempo alle famose non-correnti di organizzarsi. Il tempo però potrebbe essere lungo, perché a Roma non sanno cosa sia la fretta: sicuramente pensano già di contarsi alle Europee. Nel frattempo a me, povero elettore di sinistra, tocca di accendere la tv e vedere Veltroni che fa finta di essere il mio leader. Ma non va, dico sul serio, non va. Dopo una batosta del genere nemmeno Wiston Churchill sarebbe credibile. Così accendo il Pc e mi sfogo scrivendo un pezzo il cui senso è: Tiratelo Via il Prima Possibile: nel mio, nel vostro, nel suo interesse. O credete che io possa davvero dar retta a Franceschini?

  • È così: non mi sono ancora riavuto dell'intervista a Franceschini di qualche giorno fa, là dove spiegava che bisogna dar tempo al tempo, che Aznar non ha vinto le sue prime elezioni, né Cameron, né Zapatero, né la Merkel, insomma nessuno (a parte Berlusconi e Prodi, sì, dettagli). Ora il punto è: ci crede veramente, o sono solo chiacchiere per il parco buoi? Spero la seconda, ma è comunque avvilente. Voglio dire, fino a tre mesi fa mi stavano vendendo il Veltroni-Obama, in grado di sovvertire i pronostici, liberarci dal male, moltiplicare pani pesci e voti; e adesso mi devo pure comprare il Veltroni-Zapatero, che perde sempre ma trionferà domani? E cosa posso farci se là dove voi mi puntate Obama, Zapatero, la Merkel, io continuo a vedere sempre solo Veltroni, il povero Veltroni?

  • A proposito: per indulgere a certi paragoni bisognava avere veramente fede. Obama è un outsider, persino fisiognomicamente; Veltroni ha la faccia tipo del notabile DS non troppo sveglio. Obama due anni fa non lo conosceva nessuno, Veltroni nessuno si ricorda la prima volta che ne ha sentito parlare. Obama può risvegliare dal torpore ampie fasce della popolazione che a votare non ci vanno; Veltroni era convinto di dover puntare a una fascia di “indecisi” che alla prova dei fatti si è dimostrata irrilevante.

  • Ma soprattutto: Obama è un grande oratore; Veltroni no. Quante volte, quest'anno, vi siete rivisti il filmato del Discorso Per L'Italia? Sì, lo so, vi eravate totalmente dimenticati che il 27 giugno 2007 Veltroni avesse fatto un discorso per l'Italia. Ecco, il punto è questo: Berlusconi nel '94 registrò una vhs di mezz'ora, e da quel giorno “scendere in campo” ha avuto un significato in più. L'anno scorso Veltroni ha parlato a una platea plaudente per due ore filate, e dopo venti giorni nessuno se ne ricordava. A rivederlo oggi dà lo stesso effetto di certe lettere di vecchie fiamme: Come Ho Potuto Perder Tempo Con Uno Così?



Dall'archivio del 27/6/2007: Arriva W (pelato e spettinato)
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