- 2025

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Il risveglio del Capitano (2)

Caro Leonardo,
come ben sai, sono all'Ospedale Maggiore, ospite dell'amante di mia moglie, davanti a una mummia congelata in calzamaglia, e mi sto giusto chiedendo: cosa posso fare io per Capitan America?


"Quel che ci serve", dice Damaso, "è una specie di interprete".
"Non di inglese, spero. Il mio è parecchio arrugginito".
"Niente inglese. L'uomo che ha di fronte è italiano".
"Italiano in che senso?"
"Nel senso che è nato nella Repubblica Italiana, come lei e come me, e risponde al nome pre-teopop di Taddei Abramo detto Bar, nato nel giugno 1973 in questa città. I suoi documenti erano allegati alla bolla di accompagnamento".
"Non lo avete trovato in un iceberg, allora".
"Non credo di sapere cos'è un iceberg. Taddei ci è stato consegnato sei mesi fa, nel quadro delle trattative trilaterali di pace tra noi, bizantini e usastri".
"Uno scambio di prigionieri".
"Precisam. Come sa, stiamo facendo il possibile per recuperare i nostri uomini catturati dagli usastri nella campagna del '20, e loro ce li restituirebbero anche volentieri, ma non abbiamo prigionieri usastri con cui scambiarli".
"Non facevamo prigionieri, eh?"
"Proprio no, per quanto ci impegnassimo. Tutto quello che siamo riusciti a rimediare sono 18 ustascia bizantini presi nella campagna balcanica del '19, che abbiamo scambiato con 6 marines usastri catturati dai bizantini nel '15. Poi abbiamo offerto i sei marines agli usastri, che in cambio ci hanno dato …"
"Taddei Abramo congelato in costume da Capitan America".
"Proprio così".
"Bella sòla".
"Apparentem sì, siamo stati abbindolati. Durante le trattative gli usastri avevano alluso a un agente segreto dell'SSS caduto nelle loro mani da molto tempo".
"L'SSS è stato sciolto da Defarge almeno dieci anni fa".
"Appunto. E siccome dopo il suo scioglimento l'archivio SSS era stato distrutto, poteva trattarsi di un bluff. In ogni caso l'offerta era assai ghiotta. Un agente dell'SSS redivivo poteva aiutarci a far luce su molte cose. Senza dubbio valeva sei vecchi marines".
"Non credo che l'SSS mandasse i suoi agenti in giro vestiti da superoi".
"E perché?"
"Ma… perché avrebbero dato nell'occhio".
"Ah, sì? Noi pensavamo che la tuta blu fosse in qualche modo mimetica, che imitasse l'abbigliamento usastro, militare o civile…"
"Buon Dio, no! Gliel'ho detto, era un personaggio dei fumetti".
"Ma non lo sapevamo. Non potevamo saperlo".

(Caro Leonardo, mai avrei creduto di dover rimpiangere l'era della tv. Pure, è così: la gente è più stupida da quando non c'è più la tv. No, non stupida: ignorante. Non sanno cos'è un iceberg. Non hanno mai visto un usastro, non sanno come si veste, per l'oro potrebbe benissimo andare in giro con una calzamaglia rossa bianca e blu. E questa sarebbe la nostra prossima classe dirigente. Sconfortante).

"Senta, da come parla di tutta stafaccenda, lei mi sembra qualcosa di più di un primario".
"No, non si faccia pensieri strani. Sono stato coinvolto in quanto neurologo".
"Credevo fosse pediatra".
"Neurologo, pediatra, endocrinologo… ci ingegniamo, qui. Attualm ho stipulato un contratto a progetto con l'Esercito. Il progetto consiste nel rianimare Taddei senza farlo impazzire. Per limitare lo shock da risveglio, è stato trasportato nella sua città natale. Ora, per quanto riguarda la rianimazione, è una cosa semplicissima: basta staccare la spina".
"E perché non lo fate?"
"Lo abbiamo già fatto diverse volte. Il problema è tenerlo calmo una volta risvegliato. Mi ha già mandato sei badanti in infermeria. Ogni volta dobbiamo ricongelarlo e resettare l'operazione".
"Ah, ecco, comincio a capire".
"…E siccome non può ricordare i risvegli precedenti, ogni volta si comporta allo stesso modo. Sbatte le palpebre, si alza, e chiede chi ha vinto le elezioni. Non siamo ancora riusciti a capire di che elezioni stia parlando, ma per lui sono fondamentali. Tanto che s'innervosisce, fa altre domande impossibili, diventa violento… eccetera".
"E qui arrivo io, con la mia famosa memoria".
"E con la sua conoscenza della cultura usastra. Lei può aiutarci a capire Taddei, e può aiutare Taddei a capire noi. Una specie di interprete, come le ho detto. È stata Assunta a convincermi".
"Assunta sa di Taddei?"
"Assolutam no. Ma mi ha parlato molto di lei. Senza saperlo è riuscita a convincermi che lei sia la persona giusta per questo lavoro. Tanto più che in questo modo io do una grossa opportunità a lei e alla sua famiglia".
"Opportunità?"
"Suvvia. Taddei ha 52 anni, ma ne dimostra grosso modo venti di meno. È ragionevole pensare che sia stato ibernato all'incirca vent'anni fa".
"Il che esclude che possa trattarsi un agente dell'SSS. E allora, perché darsi pena?"
"Perché quella che per il Teopop si sta rivelando una "sòla", come dice lei, in altre mani può essere un'arma micidiale. Ci pensi, Immacolato. Non pensi solo a quel che può fare per Taddei. Pensi a quel che Taddei può fare per lei".
"Per me?"
"Lei lavora al Progetto Duemila, non è vero? Non trova che Taddei potrebbe rivelarsi una risorsa straordinaria? Un uomo in diretta dal passato. Un uomo che conserva in sé milioni di ricordi diretti, freschi, non cristallizzati".
"Giusto un po' surgelati".
"Converrà che è ben diverso. E allora, che ne pensa?"

Che ne penso. Penso che non sono del tutto sicuro di volermi trovare a tu per tu col Capitano, in una stanza di ospedale, nel momento in cui scopre che ha ronfato per vent'anni. Penso che non posso dire di no a Damaso: abbiamo già speso il suo acconto. Penso che forse ha ragione: Taddei potrebbe essere una risorsa importante per il progetto Duemila. Per me. E per la mia famiglia, certo.

Ma soprattutto penso: Bar Taddei, Bar Taddei. Io ho già sentito questo nome. Bar Taddei. È come una pietra che rotola in qualche crepaccio della mia memoria: e rotolando fa questo rumore: Bartaddei, bartaddei. Siamo coetanei, anche se lui in qualche modo è rimasto indietro. Bartaddei. Potrei averlo già incontrato: in ogni caso non mi riconoscerebbe. E allora perché continua a tormentarmi questo suono, Bartaddei, Bartaddei? Che vuol dire?
"Penso che accetterò".
"Magnifico. Quando possiamo fissare il primo incontro?"
"Se non le spiace, preferirei cominciare la prossima settimana. Ho qualche lavoro arretrato, capisce".
"Altroché se la capisco. A lunedì?"
"A lunedì".
"Le preparo un contratto per allora. Saluti".

Bartaddei, Bartaddei.
Dove ti ho già sentito.
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