La Sinistra Intestinale Autonoma

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Una mattina, svegliandosi da sogni contrastanti, il compagno K. si sentì confuso. Il suo stesso corpo gli mandava segni contraddittori: una curiosa sensazione di leggerezza, mai sperimentata prima, si sovrapponeva a un inquietante peso sullo stomaco. La penombra della stanza era rischiarata dal telefono che vibrava in silenzio.
"Che mi sia trasformato in un enorme coleottero?", pensò, e si sorprese nel soggiungere: "Magari". Il telefono insisteva, qualcuno lo stava cercando, probabilmente per litigare. Di lì a poco sarebbe comunque scattato il messaggio della segreteria...
"Pronto, siete in linea con la direzione del Nuovo Partito di Unità Socialista e Ambientalista, lasciate il vostro messaggio dopo il bip".
"Porcaputtana K stacca quella segreteria! Ti devo parlare subito! È importante!"
"Ulrich? Sei tu? Non dovresti chiamarmi, lo sai che siamo ancora in causa per l'attribuzione della sede e..."
"Lascia perdere queste cazzate. Hai visto Tonio ieri sera?"
"Uh, può darsi".
"Lo hai visto o no?"
"Chi lo vuole sapere? Il mio amico Ulrich o il dirigente di zona di Sinistra Unitaria Democratica Ambientalista?"
"Ancora con 'sta storia... non c'è più il SUDA".
"Ah no?"
"Ci siamo sciolti un mese fa".
"Cazzo mi dispiace. E Lotte?"
"Se n'è andata con i Nuovi Comunisti Unitari".
"Uh che brutta gente".
"Ma no, perché, sono due tipi a posto. Stanno in un villino sui viali, hanno anche un cane, un cocker, mi sembra".
"I comunisti unitari?"
"I Nuovi Comunisti Unitari. Tu stai pensando alle Cellule Comuniste Unitarie di tre anni fa, quelli a cui sequestrarono il furgone in Val di Non con le molotov".
"Quelli, giusto, sì, che fine han fatto poi?"
"Non li ha più visti nessuno, in quei boschi non prende il gps".
"Magari si sono radicati nel territorio".
"Seh, certo. Ma insomma Tonio l'hai visto o no?"
"Come faccio a dirtelo... Non so nemmeno in che partito tu militi in questo momento".
"Sono tornato all'ovile".
"Rifondazione Unitaria? Ma non si era sciolta?"
"Nuova Rifondazione Unitaria".
"Avete rifondato la rifondazione?"
"Ci siamo rimessi assieme, è finito il tempo delle scissioni".
"Vi siete rimessi assieme in quanti?"
"Per adesso siamo io, Agatha e Karl..."
"È per questo che stai cercando Tonio? Stai cercando di fottermi il tesoriere?"
"Perdio, K, ma tesoriere di cosa, si può sapere? Il tuo partito ha la sede legale nella tua cameretta in casa dei tuoi, il vostro organo di stampa è un blog che non aggiornate dal 2017..."
"Voi invece ce l'avete, un organo?"
"Senti, non è come tu pensi. Non ti voglio fottere Tonio. È una questione privata".
"Il privato è..."
"...un casino. Agatha è incinta".
"Uh, complimenti!"
"Non stiamo più assieme da sei mesi".
"Sei mesi... vuoi dire il congresso della Sinistra Unita? Vi siete divisi lì?"
"Sintomatico, vero? Lei andò coi comunisti democratici, io rimasi con quella frangia della Sinistra Unitaria che poi si spezzò subito dopo".
"E Tonio cosa c'entra?"
"Tonio e Agatha stanno assieme".
"Questo è impossibile".
"Lo sanno tutti, K., dai".
"Tutti chi?"
"Ma ci vai su facebook ogni tanto?"
"Ho l'account del partito, vedo solo l'attività degli iscritti".
"Cioè non vedi più niente, ci hai fatto caso? Quanti siete rimasti?"
"Quanti? Beh, non devo dirlo a te, comunque Tonio risulta ancora fidanzato con Ines".
"Non posso crederci".
"Come no? Noi del Nuovo Partito di Unità Socialista e Ambientalista siamo persone serie, se ci impegniamo in una relazione..."
"Ines è una spia".
"Eh?"
"E una trotschista della sesta internazionale, il suo vero nome è Else, si era infiltrata da voi per mettervi contro ai Comunisti Ambientalisti Zona Nord Italia".
"I CAZoNI? Non ho niente contro i CAZoNI, sono simpatici, mi invitano sempre su in collina a Natale a festeggiare il sol dell'avvenire..."
"In effetti la missione è fallita e adesso lei si sta riciclando coi Socialisti Unitari Libertà Ecologia Autonomia Duemila".
"Quelli invece sono delle merde, mi devono ancora i soldi della corriera per la manifestazione in Val di Ma. Comunque non ti credo. Ines è una grande compagna, leale e..."
"Si chiama Else. Ci sei andato a letto anche tu?"
"Quando si è uniti nella lotta queste cose succedono".
"Vai tranquillo, quella si è fatta mezza sinistra extraparlamentare in città".
"Stiamo comunque parlando di..."
"Di mezza dozzina di persone, sì, più o meno".
"Quindi Ines..."
"Si chiama Else".
"...Non è più nel mio partito?"
"Non credo, no. i Socialisti Unitari Libertà Ecologia Autonomia Duemila le hanno promesso un posto in lista per il consiglio di circoscrizione, avrà voglia di sistemarsi nelle istituzioni".
"Questo è orribile!"
"Ma dai, comincia ad andare per i trentacinque, non è che puoi restare trotschista tutta la vita, prima o poi ti infiltri nella fessura giusta e..."
"Ulrich, non hai capito. Se Ines se n'è andata..."
"Else".
"Siamo rimasti solo io e Tonio nel partito".
"Sul serio?"
"Ma ieri sera io e Tonio..."
"Mi stai dicendo questo? Siamo arrivati a questo?"
"Abbiamo litigato... sull'opportunità di fare o no una lista comune coi CAZoNI... lui ha sbattuto la porta, ha svegliato mia madre e..."
"Fermo. Resta fermo. Potrebbe essere più grave di quel che sembra".
"Vuoi dire che sta succedendo a me? Proprio a me?"
"Come ti senti in questo momento?"
"Strano. Mi sento molto strano. Leggero e... pesante".
"Respira lentamente".
"In effetti faccio un po' fatica, c'è qualcosa che mi opprime".
"Non accendere la luce! Aspetta".
"Sul serio sta succedendo a me? La Singolarità?"
"Prima o poi sarebbe successo, K. Quando ero nel SUDA temevo che potesse capitare a me. Negli ultimi anni le tendenze scissionistiche che devastano la sinistra italiana hanno superato il punto di non ritorno. Era solo una questione di mesi prima che succedesse..."
"Ma perché proprio a me?"
"Tu sei solo il primo. Il primo partito politico a coincidere con una sola persona. In un certo senso sei una nuova specie vivente, un passo avanti nell'evoluzione".
"Non mi sento affatto bene, Ulri".
"Cerca di vedere le cose in un modo positivo. Non ti senti finalmente... unitario? Ora non devi più lottare per condividere le tue idee. Niente più lotte intestine. Puoi farti tutti i congressi che vuoi, senza aspettare il numero legale".
"Ulri, non respiro".
"Tieni duro".
"Io adesso accendo la luce".
"Non lo so, non mi sembra una buona idea".
"Che cosa potrebbe essermi successo?"
"Non lo so, K., non lo so. Qualcosa che non è ancora successa a nessuno".
"Addio Ulri".
"No, aspetta, K., sto arrivando, io..."
Clic.

Contò fino a tre. Quattro volte. Per un attimo che gli sembrò lunghissimo, non respirò più. E poi accese.
Quello che vide davanti a sé, non l'aveva mai visto realmente. Davanti ai suoi occhi ancora storditi dal sonno, c'era il suo culo.

Il suo culo si era separato dal tronco, si era seduto sulla sua pancia, e meditava sul da farsi.

"Torna con me", bisbigliò K. "Possiamo fare ancora tante cose assieme. Dobbiamo... dobbiamo guardare a ciò che ci unisce, non a ciò..."
Una lungo peto troncò la discussione, annunciando nel contempo la nascita del Partito della Rinascita Intestinale Autonoma Popolare (PRIAP).
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