Comprate Getting Better, possibilmente in libreria

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Non vi tedierò spesso qui sopra con notizie sul libro: in fondo se venite qui sapete già che esiste, e se vale la pena di comprarlo (vale la pena). Una cosa che avrei dovuto aggiungere subito è che non si tratta del banale copia-incolla dei pezzi pubblicati qui e sul Post l'anno scorso: c'è stato molto editing in mezzo (ringrazio gli editor), tante cose sono state cambiate, quasi sempre in meglio: non tutte le canzoni sono entrate, lo spazio era tiranno. La differenza principale è che malgrado il sottotitolo Le 250 migliori canzoni, ora la trattazione è in ordine cronologico, proprio quell'ordine che non sarei mai riuscito a rispettare mentre scrivevo. Quindi si comincia dalle prime registrazioni, si passa ai primi singoli e album (introdotti da brevi presentazioni inedite), e si va avanti fino alla tragica fine; non voglio dire che è quasi un romanzo ma si può leggere anche così. Io l'ho riletto quattro o cinque volte e ciononostante ho già trovato qualche refuso imbarazzante. Magari più tardi ve li segnalerò, adesso ho un po' di nausea.


Vi scrivo invece per rinnovarvi il consiglio di non acquistare il libro cartaceo su Amazon, quando potete trovarlo in libreria – se non c'è, basta ordinarlo: tanto non c'è fretta, i Beatles ormai quello che dovevano fare l'hanno fatto. Credo che le librerie svolgano un servizio importante e irrinunciabile, soprattutto nei piccoli centri (tanto più in un momento critico come questo), e poi magari se lo ordinate voi ne prendono qualche copia in più e la lasciano a scaffale. Un libro sui Beatles ha di buono che sarà interessante anche per i clienti della stessa libreria tra qualche anno. 

C'è però un altro motivo importante: le copie che ordinate su Amazon potrebbero essere di qualità inferiore. Infatti, come ha notato il sagace Xmau, Amazon, quando non ha il volume in giacenza, se lo stampa per conto proprio. Dunque se avete ordinato il libro presso il loro servizio, può darsi che vi arrivi una copia stampata on demand. Come riconoscerla? Nell'ultima pagina dovrebbe leggersi "Printed by Amazon Italia Logistica" (le copie che ho io invece recano ""Fp design srl per conto di Lit Edizioni". Non sono ancora riuscito a confrontare le due versioni, ma di solito i volumi stampati on demand non sono offset: la qualità ne soffre.

Devo dire che tra i tanti motivi per avere paura di Amazon, questo mi allarma più di altri: capisco che per un piccolo-medio editore sia allettante la possibilità di avere un magazzino per l'e-commerce che si rinnova da solo. Però nel medio termine significa allontanare la possibilità di una ristampa (ovvero un prodotto migliore, con qualche refuso in meno). E nel lungo termine, cosa può succedere? Io scrivo il libro, tu vuoi comprarlo, Amazon lo stampa da solo, tutti felici tranne i librai e... gli editori. Mi sembra un patto col diavolo, insomma. 

Qualcuno obietterà che non si ferma il progresso: indubbiamente, però a questo punto immagino non t'interessi il libro su un gruppo che si è sciolto 50 anni fa. Insomma, che ci fai qui? Non lo sai che hanno dedicato una piazza a Sfera Ebbasta? A Cinisello. Chissà se c'è una libreria.

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