Tutto quello che sai è vero!

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Questa mi sembra ancora attuale. Un laureando in antropologia del XXV secolo è tutto contento perché è finalmente riuscito a convincere i suoi relatori a leggersi una tesi sul "Complottismo negli anni immediatamente precedenti alla Terza Guerra Mondiale" (cioè i nostri). Non è facile laurearsi sul XXI secolo, perché è uno dei più studiati in assoluto e gli insegnanti non ne possono più, come Pasolini a Lettere. Ma questo laureando è riuscito a far fruttare la sua attrazione morbosa e metodica per un aspetto poco conosciuto del periodo: le ipotesi di complotti globali che affiorarono dopo il 2000 in modo assolutamente improvviso e virale. Le scie chimiche, la fobia antiHAARP, il signoraggio: chi ha inventato questo mare di puttanate? Persone quasi sconosciute, giornalisti burloni o mitomani in buona fede. Come spiega alla sua fidanzata (che lo lascia poco dopo, esasperata) questi signori nessuno sono gli ultimi misconosciuti profeti dell'umanità: gli ultimi ad aver intercettato la regione più misteriosa dell'immaginario collettivo, quella più riottosa a ogni sforzo di razionalizzazione. I complottismi dei primi anni Duemila sono stati gli ultimi tentativi dell'umanità di lanciare una nuova religione che assorbisse i traumi del momento: il riscaldamento globale, la globalizzazione economica, ecc.. Dopo di loro ci fu la guerra (che fu orribile, ma di cui nella storia si parla solo per vaghi accenni), e poi... più niente di irrazionale. Ma neanche niente di interessante.

(Questo pezzo partecipa alla Grande Gara degli Spunti! Se vuoi provare a capirci qualcosa, leggi qui).

Da bambino in una soffitta aveva trovato tutta la saga,
da qui l'ossessione.
In effetti, man mano che la narrazione procede raccontando le ricerche del laureando e le sue frustrazioni sentimentali, il lettore dovrebbe cominciare a percepire che qualcosa non va. Siamo nel 2400 e - cognomi cinesi a parte - tutto sembra andare come ai giorni nostri, solo coi treni che partono in orario. Le persone si laureano, poi cercano lavoro e quasi sempre lo trovano; nel frattempo cercano un partner e, se proprio sono sicuri, quasi sempre ottengono dall'Autorità il permesso di riprodursi (mai più di una volta). Esistono diverse nazioni e federazioni, ma niente guerre. Anche la criminalità è molto diminuita, per via che si produce più o meno quanto si consuma e le possibilità di innalzarsi oltre il proprio segmento sociale sono probabilmente nulle (il laureando è figlio, nipote e bisnipote di laureati come lui). Ma soprattutto, la gente continua ad ascoltare i Beatles, a indossare magliette con le banane di Andy Warhol, a leggere la saga di Harry Potter e guardare i film con Schwarzenegger. Il periodo tra la Seconda e la Terza Guerra Mondiale è un'età dell'oro di cui la cultura popolare non riesce più a liberarsi - come la Grecia delle polis per i Romani. Le uniche opere interessanti contemporanee sono deliberati calchi di quelle prodotte tra il 1950 e il 2020. Persino i computer non hanno una potenza di calcolo molto superiore a quella degli ultimi laptop prodotti prima della Guerra. La spiegazione ufficiale è che la miniaturizzazione aveva raggiunto il limite quantico ecc. ecc. L'idea che circola è che la Stasi tecnologica e culturale sia il prezzo da pagare per evitare conflittualità e una guerra che sarebbe l'ultima. La situazione è tale che un amico stilista del Laureando sa già esattamente cosa andrà di moda di lì a cinque anni. "Ma la moda non dovrebbe essere imprevedibile?" "Quella vera". "In che senso?" "Nel senso che non c'è più moda da quattrocento anni, stiamo semplicemente ricopiando e rielaborando seguendo cicli che sono stati codificati dopo la guerra". "Quindi se quest'anno vanno di moda il nero, tu puoi dedurre che tra cinque anni spopola l'animalier?" "È più complicato di così, ma in sostanza sì".

In questo mondo congelato, il Laureando comincia ad avere la sensazione che qualcosa non vada. Come capita spesso, la tesi di laurea dopo un po' gli va alla testa. Comincia a vedere le scie in cielo e a domandarsi perché a volte gli aeroplani le lasciano e a volte no. Dopo aver intervistato un economista comincia a pensare che i signoraggisti non avessero proprio tutti i torti, e che il caos post-Bretton Woods sia stato il vero motivo che ha portato allo scoppio della Terza Guerra. La paranoia si fa sempre più potente, anche perché le delusioni amorose lo inducono ad abusare di sostanze ricreative. Finché qualche domanda troppo diretta a un pezzo grosso del Ministero dei Trasporti lo mette nei guai. Arrestato e detenuto per mesi senza un motivo, il Laureando ha un'illuminazione: tutti i complottismi che nel XXI secolo erano semplici sciocchezze prodotte e alimentate dall'inconscio collettivo, si sono realizzate. Nel XXV secolo gli aeroplani irrorano veramente l'atmosfera di sostanze che stabilizzano il clima e il desiderio sessuale. Dopotutto era un'idea geniale. C'è veramente un'installazione di antenne che produce terremoti - o meglio assorbe l'energia cinetica delle scosse e la libera periodicamente in luoghi deserti scelti all'uopo. Il Bilderberg nel XXI secolo era un semplice club dove si pagava un sacco per assistere a conferenze noiose, ma nel XXV è diventato il circolo degli illuminati che dirigono il mondo e impedisca che vada a puttane ancora una volta. Questo è quello che capisce il Laureando in crisi di astinenza da mescalina. Ma le cose saranno andate davvero così? L'unico modo per saperlo è votare per Tutto quello che sai è vero! Potete cliccare sul tasto Mi Piace di Facebook, o linkare questo post su Twitter, o scrivere nei commenti che questo pezzo vi è piaciuto. Grazie per la collaborazione, e arrivederci al prossimo spunto.
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