La repubblica basata sul dopolavoro

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Ce l'hanno fatta - o quasi. Servirà una rilettura alla Camera. Intanto Renzi e Delrio possono già festeggiare: il Senato ha votato il maxiemendamento, gli italiani non voteranno più per un solo consigliere provinciale. Siccome però le strade provinciali non spariranno improvvisamente dalle città che collegano, e le scuole provinciali continueranno ad aprire ogni mattina, è lecito domandarsi cosa abbiamo veramente abolito, mercoledì sera. Renzi va veloce e ci ha già dato una risposta: tremila indennità.

Da qui in poi le strade saranno gestite gratis, da sindaci eletti da altri sindaci, che nel tempo libero invece di fare volontariato per la Caritas lo faranno per l'Area Metropolitana o per l'Area Vasta - dovrebbero chiamarsi così. Anche la gestione delle scuole sarà affidata agli stessi nobili volontari. Anche la pianificazione territoriale (la cura dei corsi d'acqua, possibilmente in anticipo sulle inondazioni), la tutela e valorizzazione dell'ambiente, la pianificazione dei servizi di trasporto (le autocorriere) la raccolta ed elaborazione dati ed assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali, la gestione dell'edilizia scolastica, il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e la promozione delle pari opportunità. Pur lavorando pro bono, di un qualche budget dovranno disporre. Tagliare fondi alla tutela dell'ambiente o all'edilizia scolastica non sembrava una buona idea: l'unico taglio possibile era l'indennità a chi prende le decisioni, e Renzi e Delrio lo hanno fatto.

Anche Grillo può festeggiare: queste 3000 indennità non sarebbero mai cadute senza quell'incessante campagna anti-province di cui anche il M5S si è fatto promotore in questi anni, conquistando nei fatti un'egemonia culturale. Se la prossima riforma costituzionale prevede il raschiamento del termine "provincia" dal Titolo V, è grazie a lui e a tanti altri tribuni come Di Pietro, il cui partito fu il primo, qualche anno fa, a presentare la medesima proposta di revisione costituzionale. Questo è interessante, perché un'altra delle idee forti di Grillo è che i politici siano nostri dipendenti. E però si tratta di dipendenti che non meritano di essere pagati, perlomeno a livello provinciale: le scuole ce le devono gestire gratis, le strade anche. Il sistema non selezionerà i più capaci? Non è evidentemente un problema. Per ora è più forte l'immagine ideale del nuovo politico à la M5S: un tizio pieno di tanta buona volontà che magari non sa quello che vota e a volte in effetti combina tanti disastri ma... per quel che paghi cosa ti lamenti?

La stessa cosa potrebbero dirci i sindaci metropolitani o i presidenti delle future aree vaste, quando un fiume strariperà, o una strada si dimostrerà inadeguata al traffico... (continua sull'Unità, H1t#224), o l’ala di una scuola verrà giù a causa di usura: per quel che pagate di cosa vi lamentate? Non è che manchino i soldi per riparare argini o tetti, ma… non riusciamo a capire dove spenderli, non riusciamo a organizzarci: abbiamo tante cose da fare, tante riunioni… e poi diciamola tutta: se fossimo davvero bravi a gestire queste cose avremmo fatto carriera nel settore privato, quello dove se sai gestire le cose qualcuno ti paga uno stipendio vero.

Questa invece è solo politica, e la politica a livello provinciale la fanno i sindaci nel dopolavoro. Perlomeno nel Ddl Delrio c’è scritto così. L’idea portante è sostituire gli eletti dal popolo con gli eletti dai politici. E non pagarli. Come si finanzieranno? Non saranno maggiormente esposti alla tentazione di fare la cresta al budget, di lasciarsi corrompere da qualche impresa affamata di appalti?
Anche escludendo gli scenari più pessimisti, rimane un sospetto: ma che tipo di amministratore locale hanno in mente Renzi e Delrio? Un’assemblea provinciale di sindaci, un senato di sindaci, un sindaco-tipo continuamente diviso tra tavoli e riunioni, uno con un biglietto di treno in tasca tutti i giorni. Uno che ha fretta, che non si può fermare e concentrare su qualcosa. Uno, in sostanza, come Renzi e Delrio, sempre in fuga in avanti. Non li vedremo mai fermi a un tavolo, avranno sempre qualcuno che ha bisogno di loro al telefono. Magari ogni tanto gli capiterà anche di transitare in gran fretta su una strada provinciale, e di accorgersi che il manto lascia a desiderare. Speriamo. http://leonardo.blogspot.com
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