"Vuoi più bene alla Boschi o a Mineo?"
13-06-2014, 18:56ho una teoria, Pd, RenziPermalink
A conti fatti forse Matteo Renzi mentiva. Due settimane fa, ricordate? Quando festeggiò la vittoria alle europee ribadendo che non si era trattato di un referendum sul governo. "Non lo considero un voto sul governo, non lo considero un voto su di me". Una magnanima affermazione che ha avuto senso appena per il tempo dei festeggiamenti. È bastato che il primo nodo venisse al pettine (il dibattito sulla legge elettorale), perché gli elettori del PD scoprissero di non aver votato semplicemente per Matteo Renzi - il che ci potrebbe anche stare, via - ma proprio per la bruttissima legge elettorale su cui Matteo Renzi, a dispetto di ogni ragionevolezza e obiezione di incostituzionalità ha pervicacemente deciso di mettere la propria faccia.
Dunque, se Corradino Mineo, senatore del PD ritiene - come ritengo anch'io, per quel che vale - che quella proposta di legge sia davvero brutta, non solo il suo parere in commissione smette di essere interessante, ma diventa addirittura un tradimento a una volontà che gli elettori avrebbero espresso: "non ho preso il 40,8 per cento per lasciare il paese in mano a Corradino Mineo", pare abbia risposto Matteo Renzi. Onde evitare che il Paese intero rimanesse ostaggio del senatore regolarmente eletto Mineo, quest'ultimo è stato subito sostituito in commissione, con una procedura forse irregolare - ma forse sulla schede delle europee accanto al simbolo del Pd c'era la domanda: vuoi le riforme di Matteo Renzi, o preferisci lasciare il Paese in mano a Corradino Mineo? Io francamente non ricordo di aver letto così, ma forse andavo di fretta... (continua sull'Unita.it, H1t#234)
Dunque, se Corradino Mineo, senatore del PD ritiene - come ritengo anch'io, per quel che vale - che quella proposta di legge sia davvero brutta, non solo il suo parere in commissione smette di essere interessante, ma diventa addirittura un tradimento a una volontà che gli elettori avrebbero espresso: "non ho preso il 40,8 per cento per lasciare il paese in mano a Corradino Mineo", pare abbia risposto Matteo Renzi. Onde evitare che il Paese intero rimanesse ostaggio del senatore regolarmente eletto Mineo, quest'ultimo è stato subito sostituito in commissione, con una procedura forse irregolare - ma forse sulla schede delle europee accanto al simbolo del Pd c'era la domanda: vuoi le riforme di Matteo Renzi, o preferisci lasciare il Paese in mano a Corradino Mineo? Io francamente non ricordo di aver letto così, ma forse andavo di fretta... (continua sull'Unita.it, H1t#234)
Quando ieri tredici senatori del PD hanno protestato per la sostituzione di Mineo in Commissione auto-sospendendosi, Luca Lotti (sottosegretario alla presidenza) ha rincarato la dose: “Tredici senatori non possono permettersi di mettere in discussione il volere di 12 milioni di elettori”. Per la verità a votare PD sono stati soltanto undici milioni e duecentomila: e sulla scheda non c’era scritto: “che ne dite di sostituire il senato con un dopolavoro di sindaci – ma non tutti i sindaci, soltanto alcuni scelti un po’ a caso – integrato da un club degli amici del presidente della repubblica? Sì o no?” Si tratta evidentemente di dettagli, inezie: undici milioni abbondanti di italiani hanno votato il PD, e pare che votare PD significhi anche questo. Non un referendum su Renzi, non un referendum sul governo, ma un referendum sul dopolavoro dei sindaci dei capoluoghi di provincia. Potevano almeno dircelo – no, dovevamo capirlo da soli.
A Lotti fa eco Ivan Scalfarotto: “è a quel quarantuno per cento di elettori che i nostri 14 colleghi dovranno spiegare le ragioni del proprio gesto”. Ecco, se posso dire la mia, molto umilmente: contatemi fuori. C’ero anch’io in quel 41%. Ho votato PD per motivi che nulla avevano a che fare con la riforma elettorale; mi dispiace, mi dispiace veramente, ma continuo a trovare le bozze della ministra Boschi una peggio dell’altra. Non ho votato per Matteo Renzi, che sulla scheda non c’era; non ricordo che ci fosse nemmeno una domanda del tipo “vuoi più bene alla Boschi o a Corradino Mineo”. Ho votato Cécile Kyenge per quanto di buono è riuscita a fare nel poco tempo in cui è stata ministro – prima che Renzi la sostituisse; ho votato altri due candidati perché li ritenevo eccentrici rispetto alla maggioranza renziana del PD. Mi riconosco nella minoranza del PD e credo che la proposta Chiti sia molto più interessante, nonché meno esposta a rischi di bocciatura da parte della corte costituzionale.
In breve, ho votato il PD perché il PD non è soltanto Matteo Renzi; se Matteo Renzi non è più d’accordo, vorrà dire che non voterò più PD. Potete cominciare a segnare: undici milioni e duecentomila meno uno. Grazie. http://leonardo.blogspot.com
http://www.corriere.it/politica/14_giugno_15/legge-elettorale-grillo-casaleggio-pronti-vedere-renzi-23109fb6-f46f-11e3-8a74-87b3e3738f4b.shtml
Matteo Renzi — anzi solo Matteo; mentre Mineo è Mineo; anzi: se avesse due cognomi lo si chiamerebbe col secondo — può anche sembrarti preferibile rispetto a quelli delle sirene e degli rfid, al mafioso di Arcore, alla sgnagherata combriccola Spinelli-Tzipras, agli xenofobi ed alla destra-destra; e dunque del tutto razionalmente puoi votarlo perchè in quanto alternativa migliore; ma non puoi dire razionalmente che il PD non è soltanto Matteo Renzi.
A meno di non voler farci credere — in maniera ingannevole, imho, dacchè non penso affatto che possa essere il caso — di essere rimbecillito.
Art. 2 comma 3: ” Il Gruppo riconosce e garantisce la libertà di coscienza dei senatori …”
Art. 2 comma 5: “Su questioni che riguardano i principi fondamentali della Costituzione Repubblicana e le condizioni etiche di ciascuno, i singoli senatori possono votare in modo difforme dalle deliberazioni dell’Assemblea del Gruppo ed esprimere eventuali posizioni dissenzienti nell’Assemblea del Senato a titolo personale, previa informazione al Presidente.”
Inoltre nel Regolamento del Gruppo non è previsto che un senatore possa essere sostituito d’imperio in un incarico di Commissione già affidato, essendo previste eventuali altre sanzioni, secondo una procedura ben determinata
Felice Casson
... E sono le persone che fanno la storia di un paese. In mano a tremonti non si sarebbe entrati nell'euro, per merito di partiti come FI e M5S ancora oggi non si riesce a costruire uno strumento centrale di governo economico europeo che ci farebbe ragionare come un'unica nazione e spegnerebbe le competizioni interne ai nostri mercati, facendoci pagare interessi tra noi e interne anche ai settori produttivi.
Sicuro sicuro sicuro?
Ti avviso che che il PD è nato nel 2007, sei sicuro di aver votato PD da 20 anni? Io credo che stai facendo un po' di confusione. Forse non avevi l'età per votare e non ti ricordi bene, oppure confondi il PD con l'Ulivo, ma cmq non si poteva votare Ulivo, dovevi scegliere uno dei suoi partiti.
In ogni caso in questi 20 anni il centro-sinistra è stato per il 75 % del tempo all'opposizione, pensare che le cose vanno male soprattutto perchè c'è una cattiva opposizione è la tipica malattia grillina, non vorrei che alle prossime elezioni la tua confusione aumentasse a causa di ciò.
E' molto forte il senso di nausea
Amedeo
premesso questo penso che un membro di una commissione parlamentare dovrebbe esprimere il punto di vista del partito che rappresenta, non il suo
non può utilizzare il potere derivato dall'essere determinante per costringere il partito nel quale è in minoranza a cambiare posizione
comunque anch'io non ho approvato la proposta di riforma del senato, votando pd
Si ricorda signor Leonardo quando le parlavo di "svolta autoritaria" nel pd?
Ora le è più chiaro il concetto?
Mi ha dimostrato di avere molto chiaro il concetto e mi ha dato una bella lezione facendomi capire che solo gli stupidi non cambiano mai idea.
Grazie!
Z.
L'unica osservazione da fare alle tue considerazioni è a proposito del 41%. Sarebbe il caso di ricordarsi che corrisponde al 41% dei votanti e a circa il 23% degli elettori. O anche quelli che sono rimasti a casa sono per la legge elettorale fascista e per il senato non elettivo?
In fondo, si nasce ribelli 101 e si diventa stalinisti, compiaciuti della propria incompetenza.
Perché non era prioritario mettere le mani sul Senato senza guanti né bisturi.
Renzi poi, ha annunciato alla Nazione cosa andava a fare in Vietnam, Cina e Kazakistan? O ci dobbiamo accontentare di battute e pacche sulle spalle nelle adunate con "imprenditori"?
Se questo è uno statista.
Lepidia