Novità in libreria! (settembre 2018)
02-09-2018, 11:10deliri, italianisticaPermalinkUn'altra estate è andata, autunno è alle porte, le vetrine delle librerie sostituiscono i best-seller cartonati da leggere in spiaggia con... cosa? Secondo gli esperti del mercato in autunno la leggibilità passa in secondo piano; le classifiche di vendita premiano altri parametri. Ecco una breve incursione tra le più interessanti uscite del mese.
DJ CONTENTO: I canti e altre poesie di Giacomo Leopardi, Copycut editrice.
Si fa ancora chiamare Dj, ma i tempi di CRISTO-MIA-ZIA! sono ormai un ricordo lontano. Contento non è più il bimbominchia spiritato che movimentava la scena dei primi anni Zero copia-incollando pagine dei classici della letteratura senza neanche darsi la pena di leggerli. L'importante era il groove, amava ripetere mentre mescolava versi di Carducci alle memorie di Natalia Ginzburg; e per un po' le classifiche dei download gli diedero ragione. Chi avrebbe mai immaginato che Contento negli anni diventasse uno degli autori più interessanti della sua generazione? A partire da Le Satire di Montale ma anche un po' di Giovenale (2011), Contento ha iniziato a usare sempre meno forbici e sempre più colla - digitale, s'intende - scivolando più o meno consapevolmente dalla poetica del Remix a quella dadaista dell'Objét Trouvé, centrata in pieno con la sua opera più conosciuta, Le città invisibili di Italo Calvino. Se il successivo I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni pativa forse di un'eccessiva lunghezza, coi Canti e altre poesie di Giacomo Leopardi Contento ci offre forse il vertice della sua produzione. È straordinario come il suo copia-incolla riesca a trasformare composizioni ormai consunte da secoli di uggiosa consuetudine scolastica in qualcosa di nuovo: A Silvia, Il Sabato del Villaggio, perfino L'Infinito, grazie all'intervento minimale di Contento, brillano di una luce contemporanea che finalmente ce le fa apprezzare, regalandoci tutte quelle sensazioni che simulavamo al liceo per fare buona impressione sull'insegnante. Ormai è settembre, credo di potermi sbilanciare: I canti e altre poesie di Giacomo Leopardi di Dj Contento è il miglior libro italiano del 2018.
ALEX BHUPAL: Gli abissi fluviali, edizioni Adelfi.
Per la stagione autunno-inverno le edizioni Adelfi ripropongono un classico: la copertina lillà scuro, impreziosita da un'illustrazione. che attinge al catalogo un po' abusato (ma di pubblico dominio) delle avanguardie storiche. Il prezzo, come sempre, è la caratteristica più interessante del prodotto. Le Adelfi si sono imposte negli ultimi anni come l'alternativa di fascia bassa all'Adelphi – una volta sistemate sulla mensola sembrano identiche, benché costino meno della metà. Il contenuto boh, ho provato a sfogliarne un paio di pagine ma si scollavano, ho la sensazione che sia un manuale di ittiologia copiato da internet e impaginato in un Baskerville molto aggraziato. Insomma il libro ideale per dare un senso a quella mensola in alto che non sapete come riempire, o da portare su una panchina quando si vuole far colpo sulla tizia con gli occhiali che passa tutti i pomeriggi a pisciare il cane.
E. L. JAMES: Cinquanta sfumature di viola, c'è scritto Mondadori ma è un fake.
La trilogia sado-soft di E. L. James è già oggi uno dei testi più parodiati di tutti i tempi. Cinquanta sfumature di viola va più in là della semplice presa in giro, collocandosi a metà tra 'geniale operazione situazionista' e 'abominevole truffa'. Sotto lo pseudonimo "E. L. James" stavolta si nasconde un collettivo di femministe dall'umorismo molto discutibile, che si aggirano per le migliori librerie italiane sistemando il loro volume (assolutamente simile ai tre ufficiali) in posizioni strategiche. Le sprovvedute lettrici che si porteranno a casa Cinquanta sfumature di viola convinte di leggere il quarto episodio della saga, resteranno fortemente scioccate: la trama del romanzo prevede infatti che Anastasia, rapita da un misterioso nemico del marito, sia orribilmente torturata dalla prima all'ultima pagina, mentre attende fiduciosa l'arrivo di Grey - solo per scoprire che quest'ultimo in realtà si sta godendo lo spettacolo via webcam. Facendo tesoro della lezione del Sade più narrativo e meno teorico, il collettivo E. L. James non chiude mai uno spiraglio di speranza sull'ingenua protagonista, riuscendo a mantenere l'attenzione del lettore orripilato fino al ributtante finale che non vi anticipo perché, mio dio, poveri criceti. E questa è roba che smerciano alle ragazzine. Un'amica di mia nipote l'altro giorno per sbaglio ha iniziato a leggerlo, adesso non esce più di casa e la notte urla i criceti i criceti. Le librerie dovrebbero essere chiuse, tutte, con gli scrittori dentro.
DJ CONTENTO: I canti e altre poesie di Giacomo Leopardi, Copycut editrice.
Si fa ancora chiamare Dj, ma i tempi di CRISTO-MIA-ZIA! sono ormai un ricordo lontano. Contento non è più il bimbominchia spiritato che movimentava la scena dei primi anni Zero copia-incollando pagine dei classici della letteratura senza neanche darsi la pena di leggerli. L'importante era il groove, amava ripetere mentre mescolava versi di Carducci alle memorie di Natalia Ginzburg; e per un po' le classifiche dei download gli diedero ragione. Chi avrebbe mai immaginato che Contento negli anni diventasse uno degli autori più interessanti della sua generazione? A partire da Le Satire di Montale ma anche un po' di Giovenale (2011), Contento ha iniziato a usare sempre meno forbici e sempre più colla - digitale, s'intende - scivolando più o meno consapevolmente dalla poetica del Remix a quella dadaista dell'Objét Trouvé, centrata in pieno con la sua opera più conosciuta, Le città invisibili di Italo Calvino. Se il successivo I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni pativa forse di un'eccessiva lunghezza, coi Canti e altre poesie di Giacomo Leopardi Contento ci offre forse il vertice della sua produzione. È straordinario come il suo copia-incolla riesca a trasformare composizioni ormai consunte da secoli di uggiosa consuetudine scolastica in qualcosa di nuovo: A Silvia, Il Sabato del Villaggio, perfino L'Infinito, grazie all'intervento minimale di Contento, brillano di una luce contemporanea che finalmente ce le fa apprezzare, regalandoci tutte quelle sensazioni che simulavamo al liceo per fare buona impressione sull'insegnante. Ormai è settembre, credo di potermi sbilanciare: I canti e altre poesie di Giacomo Leopardi di Dj Contento è il miglior libro italiano del 2018.
ALEX BHUPAL: Gli abissi fluviali, edizioni Adelfi.
Per la stagione autunno-inverno le edizioni Adelfi ripropongono un classico: la copertina lillà scuro, impreziosita da un'illustrazione. che attinge al catalogo un po' abusato (ma di pubblico dominio) delle avanguardie storiche. Il prezzo, come sempre, è la caratteristica più interessante del prodotto. Le Adelfi si sono imposte negli ultimi anni come l'alternativa di fascia bassa all'Adelphi – una volta sistemate sulla mensola sembrano identiche, benché costino meno della metà. Il contenuto boh, ho provato a sfogliarne un paio di pagine ma si scollavano, ho la sensazione che sia un manuale di ittiologia copiato da internet e impaginato in un Baskerville molto aggraziato. Insomma il libro ideale per dare un senso a quella mensola in alto che non sapete come riempire, o da portare su una panchina quando si vuole far colpo sulla tizia con gli occhiali che passa tutti i pomeriggi a pisciare il cane.
E. L. JAMES: Cinquanta sfumature di viola, c'è scritto Mondadori ma è un fake.
La trilogia sado-soft di E. L. James è già oggi uno dei testi più parodiati di tutti i tempi. Cinquanta sfumature di viola va più in là della semplice presa in giro, collocandosi a metà tra 'geniale operazione situazionista' e 'abominevole truffa'. Sotto lo pseudonimo "E. L. James" stavolta si nasconde un collettivo di femministe dall'umorismo molto discutibile, che si aggirano per le migliori librerie italiane sistemando il loro volume (assolutamente simile ai tre ufficiali) in posizioni strategiche. Le sprovvedute lettrici che si porteranno a casa Cinquanta sfumature di viola convinte di leggere il quarto episodio della saga, resteranno fortemente scioccate: la trama del romanzo prevede infatti che Anastasia, rapita da un misterioso nemico del marito, sia orribilmente torturata dalla prima all'ultima pagina, mentre attende fiduciosa l'arrivo di Grey - solo per scoprire che quest'ultimo in realtà si sta godendo lo spettacolo via webcam. Facendo tesoro della lezione del Sade più narrativo e meno teorico, il collettivo E. L. James non chiude mai uno spiraglio di speranza sull'ingenua protagonista, riuscendo a mantenere l'attenzione del lettore orripilato fino al ributtante finale che non vi anticipo perché, mio dio, poveri criceti. E questa è roba che smerciano alle ragazzine. Un'amica di mia nipote l'altro giorno per sbaglio ha iniziato a leggerlo, adesso non esce più di casa e la notte urla i criceti i criceti. Le librerie dovrebbero essere chiuse, tutte, con gli scrittori dentro.
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