Al 40% non è democrazia (anche se vi piace)
05-05-2015, 09:321500 caratteri, costituzione, RenziPermalink
L’Italicum è una brutta legge. Ma - domanda Salvati - se invece di Renzi l’avesse proposto Bersani?
Buffa domanda. Per me un premio al 54% al partito che si aggiudica il 40 è indecente; lo sarebbe anche se lo proponesse Gandhi. Ma la domanda di Salvati è più interessante della mia risposta, proprio perché non si cura dei numeri. Come se non fossero l’unica cosa importante.
È vero, come dice, che in passato furono i bersaniani a parlare di un premio di maggioranza; ma hanno mai proposto il 54% per chi si fermava al 40%? È una questione puramente aritmetica che a Salvati (e tanti altri) non interessa. Non importano i numeri, ma i nomi. Invece di analizzare le distorsioni della legge, la si usa come sfondo per un episodio dell’epica renziana: l’ennesima sconfitta del vecchio Bersani. Il prezzo da pagare per lo spettacolo è una brutta legge? Qualcuno infine pagherà, ma ora è tempo di festeggiare il vincitore, dileggiare lo sconfitto.
Io mi chiamo fuori. Se c’è un numero percentuale sotto al quale non puoi più chiamare vino la bevanda che stai imbottigliando, ce ne può essere uno oltre cui la democrazia diventa la sua parodia. Abbiamo tutti desiderato un governo forte di una maggioranza più compatta - anche Mussolini. Se questo non fa di noi dei fascisti, nemmeno ci obbliga ad apprezzare l’Italicum. Ognuno risponde alla sua coscienza, al suo gusto: per me al 40% non è democrazia. Sull’etichetta c’è Renzi o Bersani? Che importa. È proprio che non sento il sapore, mi spiace.
Buffa domanda. Per me un premio al 54% al partito che si aggiudica il 40 è indecente; lo sarebbe anche se lo proponesse Gandhi. Ma la domanda di Salvati è più interessante della mia risposta, proprio perché non si cura dei numeri. Come se non fossero l’unica cosa importante.
È vero, come dice, che in passato furono i bersaniani a parlare di un premio di maggioranza; ma hanno mai proposto il 54% per chi si fermava al 40%? È una questione puramente aritmetica che a Salvati (e tanti altri) non interessa. Non importano i numeri, ma i nomi. Invece di analizzare le distorsioni della legge, la si usa come sfondo per un episodio dell’epica renziana: l’ennesima sconfitta del vecchio Bersani. Il prezzo da pagare per lo spettacolo è una brutta legge? Qualcuno infine pagherà, ma ora è tempo di festeggiare il vincitore, dileggiare lo sconfitto.
Io mi chiamo fuori. Se c’è un numero percentuale sotto al quale non puoi più chiamare vino la bevanda che stai imbottigliando, ce ne può essere uno oltre cui la democrazia diventa la sua parodia. Abbiamo tutti desiderato un governo forte di una maggioranza più compatta - anche Mussolini. Se questo non fa di noi dei fascisti, nemmeno ci obbliga ad apprezzare l’Italicum. Ognuno risponde alla sua coscienza, al suo gusto: per me al 40% non è democrazia. Sull’etichetta c’è Renzi o Bersani? Che importa. È proprio che non sento il sapore, mi spiace.
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