L'universo perpendicolare

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Nel 2072 all'improvviso una capsula spaziale appare all'orbita di Saturno. Dentro c'è un tale che si fa chiamare Capitano Alan e dice di provenire dal futuro.


(Questo pezzo partecipa alla Grande Gara degli Spunti! Se vuoi provare a capirci qualcosa, leggi qui. Puoi anche controllare il tabellone).

Spiega che da lì a cinque anni scopriranno dove il nostro universo ha un punto di intersezione con un altro universo non parallelo, ma perpendicolare: molto simile al nostro, salvo per il piccolo particolare che il tempo scorre in direzione opposta al nostro. A quel punto...

"Hanno mandato lei?"
"Non esattamente, hanno mandato il capitano Sean. È entrato nell'universo, c'è rimasto per sei mesi, ed è rientrato verso la fine del 2071, aiutando sé stesso a capire qualche dettaglio tecnico".
"Non ha creato un paradosso?"
"Non c'è modo di saperlo".
"...Cioè dal nulla avete visto questo capitano Sean che appariva e diceva che sei mesi dopo avrebbero scoperto un punto di intersezione con un altro universo".
"Precisamente".
"E allora cosa avete fatto?"
"Cosa avreste fatto al nostro posto? Appare all'orbita di Saturno un tizio che assomiglia effettivamente a un nostro astronauta, con una capsula che assomiglia alle nostre e qualche tecnologia che ancora non conosciamo, e ci dice questo e quello... voi vi sareste fidati?"
"Non tanto, no".
"In linea teorica la sua storia era plausibile tanto quella di un'intelligenza aliena ostile che crea dei replicanti e li manda per confonderci".
"In effetti. E allora cosa avete fatto?"
"Voi che avreste fatto?"
"Mah, la prima cosa che mi viene in mente... avremmo mandato un altro astronauta nell'intersezione, con provviste per un po' più di tempo, affinché..."
"Scoprisse cosa c'era davvero dall'altra parte e ci informasse. Esatto. È quello che abbiamo fatto".
"E così hanno mandato lei".
"No, hanno mandato capitan Robert. È arrivato nel 2070".
"Comincio a intravedere il problema".
"No, ma avevamo previsto che potesse succedere: la capsula che compare all'improvviso nello spazio, ecc. ecc., gli scienziati sulla Terra che non sanno se fidarsi... per questo motivo, prima di partire, al capitano Robert erano stati confidati segreti intimi di diversi ingegneri della NASA. Inoltre conosceva in anticipo tutti i risultati di diversi campionati sportivi. Aveva insomma tutto quello che serviva per ottenere la nostra fiducia".
"E quindi cos'è andato storto? Perché qualcosa è andato storto, vero?"
"Dopo qualche mese sulla Terra ha strangolato sé stesso".
"Il capitan Robert del passato?"
"Il capitan Robert arrivato dal futuro ha strangolato il capitan Robert che si preparava alla missione".
"Ma non ha creato un paradosso?"
"È quello che ci siamo domandati. Ci sono varie scuole di pensiero, sapete. Secondo alcuni non sarebbe successo niente".
"E secondo gli altri?"
"L'universo sarebbe imploso di lì a pochi mesi. Il capitan Robert - per quel che contava - non era d'accordo né con gli uni né con gli altri".
"Ma non era morto?"
"Il capitan Robert del presente era morto, ma il capitan Robert venuto dal futuro era ancora vivo, e strepitava in una cella".
"Questo è impossibile".
"In effetti eravamo molto preoccupati. Anche perché lui sosteneva che l'universo perpendicolare è abitato da una razza senziente che vuole confonderci e soggiogarci. Affermava inoltre di non essere il vero capitan Robert, ma un replicante costruito dagli alieni, che però ormai si sentiva più umano che alieno, e perciò aveva deciso di uccidere sé stesso per impedire la catastrofe che sarebbe successa se lo mandavamo laggiù. Un evidente delirio paranoico, probabilmente causato dallo choc del viaggio nel tempo".
"E tuttavia..."
"Voi cosa avreste pensato?"
"Avremmo pensato che anche se sembrava un delirio paranoico, forniva una spiegazione molto più semplice al fatto che malgrado avesse strangolato sé stesso..."
"...fosse ancora in vita. Ma a questo punto abbiamo pensato di mandare capitan Quentin".
"...ancora più indietro!"
"No, appena un po' indietro, quanto bastava perché riuscisse a impedire al capitano Robert di strangolare sé stesso".
"Ma sapevate già che non era successo..."
"Eh, la fa facile lei. Guardi che quella che le sto offrendo è la ricostruzione a cui siamo arrivati dopo qualche anno. Invece per noi che la vivevamo andò così: mentre discutevamo col capitan Robert appena arrivato, ci arriva il segnale di capitan Quentin. Ignoratelo, spiega Robert, è il mio caro collega Quentin che è stato mandato dopo di noi ma purtroppo non era psicologicamente abbastanza stabile ed è impazzito durante i mesi passati nell'universo perpendicolare - pensate che è convinto che sia popolato da alieni che vogliono soggiogarci, ah ah".
"Ma come faceva il capitan Robert del futuro a saperlo, se il capitan Quentin era stato inviato dopo di lui?"
"Diceva di saperlo perché era stato testimone di tutto quando era ancora il capitan Robert del presente".
"Ma a quel punto il capitan Robert del presente era morto strangolato".
"E noi come facevamo a saperlo? Successe un mese dopo".
"Potevate dare retta a Quentin!"
"Pensammo invece di mandare il capitan Paul indietro nel tempo a impedire al povero Quentin di partire e impazzire".

Se volete che continui - e siete curiosi di sapere se dall'altra parte ci sono gli alieni o semplicemente la versione inversa di noi stessi che sta cercando di comunicare con noi e dirci che va tutto bene - non avete che da votare per l'Universo Perpendicolare, che oggi se la gioca contro Non è poi lontano CopernicoPotete cliccare - devo spiegarvelo? - sul tasto Mi Piace di Facebook, o linkare questo post su Twitter, o scrivere nei commenti che questo pezzo vi è piaciuto. Grazie per la collaborazione, e arrivederci al prossimo spunto.
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