If the Sperm is Wasted

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Anche noi abbiamo i 12 punti!

Passato un incantevole fine settimana da mia suocera, approfittato di questo meraviglioso lunedì di inoltrata primavera per l'autolavaggio (il riscaldamento globale, davvero, non è quel mostro malvagio che dipingono taluni catastrofisti della domenica) eccomi pronto a ribattere il chiodo della mia polemica umile, ma universale, che nel fine settimana ha attirato anche l'attenzione del primo quotidiano on line in Italia.

Bando alle ciance, ecco i 12 punti che i sostenitori della lista "Risparmia lo sperma" si impegnano a difendere (un grazie a Pessimesempio per il nome)

Preso atto che ogni Spermatozoo è Vita, e che la Vita è sacra, e se sprechi la Vita, Dio non è contento, noi sostenitori di Risparmia lo sperma c'impegniamo a:
  1. Promuovere legislativamente il dovere di dare cristiana sepoltura a tutti gli spermatozoi sparsi sul territorio nazionale. Le spese sono a carico del pubblico erario.
  2. Vietare per decreto legge l’introduzione in Italia del preservativo in plastica o caucciù, e simili veleni che negli ultimi anni di lassismo laicista hanno portato a uno sterminio di innocenti che non ha precedenti nella Storia; e se li ha, chi se ne frega della Storia, noi viviamo nel presente.
  3. Stabilire per via di legge che ogni spermatozoo sfuggito al suo genitore naturale, in quanto Essere Umano, ha il diritto di essere accolto da un Ovulo, e che provvedere a questa accoglienza è un compito deontologico dei medici a prescindere da qualunque autorizzazione di terzi. Non sono previsti obiettori di coscienza, perché la coscienza ce l'hanno solo i medici cattolici e quelli saranno d'accordo con noi: tanto più che per ogni spermatozoo allevato li paghiamo. Cioè, li paga il pubblico erario.
  4. Emendare l’articolo 3 della Costituzione, comma 1. Dove è scritto “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge” aggiungere una virgola e la frase “dal l'emissione paterna fino alla morte naturale”. Questo, oltre a rendere la nostra Costituzione la più avanzata del mondo sul riconoscimento della Vita, tapperà per sempre la bocca a quelle donnacce che con la scusa della gestazione si credono padrone della Vita altrui fino al nono mese d'età - che, scherziamo? E' ora di stabilire per legge ciò che ogni buon italiano ha intuito da tempo: noi nasciamo dai coglioni. In Italia, perlomeno. All'estero chissà.
  5. Impegnare il governo della Repubblica - che non si capisce bene che altre priorità dovrebbe avere - a costruire un’alleanza capace di emendare la Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite all’articolo 3. Dove è scritto “ogni individuo ha diritto alla vita” aggiungere una virgola e la frase “dall'emissione paterna fino alla morte naturale”. Siamo convinti che al Palazzo di Vetro si annoino delle solite emergenze umanitarie, e che non aspettino altro che qualcuno abbastanza coraggioso per aprire il dibattito su queste cose. Che la crisi energetica e la Striscia di Gaza, lasciatecelo dire, hanno veramente rotto le palle a tutti.
  6. Difendere la legge 40 sulla fecondazione medicalmente assistita. Con gli spermatozoi non c'entra nulla, forse, ma mi dicono che dobbiamo coprirci a destra.
  7. Fondare in ogni regione italiana una Agenzia per le Fecondazioni il cui compito specifico sia quello di favorire l’adozione, con procedura riservata e urgente, di quegli spermatozoi di cui malgrado tutto il genitore si voglia disfare. Immaginatevi la scena: l'uomo entra nell'Agenzia piangendo: "basta, non ne posso più (di tutta questa vita dentro di me), ora faccio un gesto disperato..." crede di trovarsi di fronte a persone che lo giudicano e lo compatiscono, e invece no: giovani uomini e donne sorridenti lo prendono per mano e gli spiegano che va tutto bene, non c'è nulla di sbagliato a dare luce a una Vita, a patto che essa sia consegnata nell'apposito involucro refrigerato. Queste Agenzie Regionali per le Fecondazioni (AgRegPerLeFec), se ci pensate, creeranno centinaia di posti di lavoro in tutt'Italia, e questo è già un bene: avete una cugina ottusa? Un nipote al terzo anno fuoricorso in Scienze della Comunicazione che non sa ancora cosa fare dopo? Un cognato deluso dalle dinamiche del casting del Grande Fratello? Ecco, è la tipica persona adatta per lavorare in un'Agenzia per la Fecondazione. Tanto paga il Pubblico Erario.
  8. E siccome siamo utopisti, ma previdenti, c'impegniamo a sostenere i primi nove mesi di vita degli ovuli fecondati con... con altri soldi, soldi a pioggia, viva viva il Pubblico Erario.
  9. E dopo i nove mesi? L'idea sarebbe convincere le madri a tenerseli, vale a dire... c'impegniamo ad applicare la parte preventiva e di tutela della maternità della legge 194. Potenziare in termini di risorse disponibili e di formazione del personale pubblico, valorizzando il volontariato pro vita, la rete insufficiente dei consultori e dei Centri di aiuto alla vita in ogni regione e provincia italiana. E ancora qui, un sacco di lavoro per tutti gli imbecilli in grado di lucrare una raccomandazione, e un'ola al Pubblico Erario, se non ci fosse lui.
  10. Siamo consapevoli che non tutti gli spermini recano cromosomi di qualità, e che quindi l'Italia si popolerà di freak... volevo dire, di persone diversamente abili. Questo, se da una parte farà sembrare più belli noialtri, avrà un certo costo per la collettività... ma chi se ne frega? Quadruplicare i fondi per la ricerca sulle disabilità e istituire una Agenzia di tutela e integrazione del disabile in ogni regione italiana. E chi non è d'accordo è un nazista che odia i disabili. Noi, invece, li amiamo (e ne vogliamo sempre più).
  11. Sostenere con sovvenzioni pubbliche adeguate l’attività dell’associazione di promozione sociale denominata Movimento per la vita. Come si vede, non c'è limite alla nostra capacità di immaginare modi di spender soldi pubblici. E questo ci porta al punto 12.
  12. Le risorse per il nostro programma di sostegno alla vita in tutte le sue forme sono da fissare nella misura di mezzo punto calcolato sul prodotto interno lordo e verranno rese disponibili attraverso lo stanziamento di 7 miliardi di euro attualmente giacenti presso i conti correnti dormienti in via di smobilitazione e altri cespiti di entrata. Siccome non basteranno, bisognerà saccheggiare le case degli opinionisti laicisti, che negli anni scorsi hanno lucrato enormi compensi da rai e mediaset per parlar dei fatti loro e difendere i loro interessi. Meglio farlo adesso, perché poi da vecchi si convertono e diventano ancora più costosi.
Che ne dite? Sembra finto, vero?
Beh, non lo è poi così tanto.
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