Chi ha rubato la marmellata

Permalink
Ah io vorrei tornare anche solo per un dì / lassù nella valle alpina. Là tra gli alti abeti ed i rododendri in fior / distendermi a terra e sognar.

(Questo è antichissimo. Negli anni berlusconiani sarebbe risultato incomprensibile, adesso è sorprendentemente tornato d'attualità). Davide è un padre di famiglia ingrigito che cerca di convivere con la propria mediocrità. Non sarebbe così difficile, se non fosse amico d'infanzia di Giorgio Giorgi, ministro rampantissimo a un passo da Palazzo Chigi. A chi glielo chiede Davide minimizza: sì, eravamo negli scout assieme, ma è passato molto tempo, non lo sento mai. Il suo amico Prisco invece con Giorgi ce l’ha a morte, per motivi politici oltre che per umanissima invidia.

(Questo pezzo partecipa alla Grande Gara degli Spunti! Se vuoi provare a capirci qualcosa, leggi qui).

Siamo in campagna elettorale, come sempre. Una sera Davide cambia canale e trova Prisco seduto sulla poltrona di un talk-show. Cos’avrà in mente? Il presentatore comincia a intervistare l’“amico d’infanzia” di Giorgi. “È vero che avete fatto gli scout insieme?”
“Sì, eravamo nella stessa squadriglia, i Falchi”
“Cos’è una squadriglia?”
“È un gruppo di cinque o sei ragazzi, con un capo e un vice”.
“Giorgi naturalmente era il capo”
“No, lui era il vice, il capo ero io”. (Dio mio, pensa Davide, dove vuole arrivare?)
“Ed era un buon sottoposto, l'on. Giorgi?”
“Beh, aveva i suoi difettucci, ma in generale sembrava affidabile” .
"Sembrava?"
"Tanto che un'estate, al campeggio, gli affidai la marmellata".
"In che senso, scusi?"
"Ogni squadriglia aveva in dotazione il suo barattolo di marmellata. Se finiva prima del previsto, non ce ne avrebbero data altra".
"Eravate razionati, insomma. E Giorgi vigilava..."
"...sulla marmellata".
"Fu all'altezza del suo ruolo?"

Non posso crederci, pensa Davide. Non sta succedendo.

"Quasi sempre".
"Come quasi?"
"Beh, ci fu una volta…”
“Una volta?”
“Ma sì… quello però fu un episodio strano…

Non può tirare fuori il Vasetto di Marmellata della Val Bormida. Non può...

"Fu in Val Bormida… c’era rimasto un solo barattolo di marmellata per la colazione di tre giorni… eravamo in sei… e il barattolo sparì”.
“Sparì? E fu Giorgi?”
“Non si è mai riuscito a stabilirlo…”
“Ma era lui a custodirlo, no?”
“Sì, ma ci fu un contrattempo... lui accusò un suo compagno e non ci fu modo di stabilire chi dei due avesse ragione".
"Mi sta dicendo che siete rimasti senza marmellata..."
"Per tre giorni. Eravamo in sei".
"Ma è intollerabile. E che fine aveva fatto il vasetto?"
"Mai trovato. Può darsi che sia ancora lassù”.
“Insomma, Giorgi fu assolto, per così dire, per insufficienza di prove. Pubblicità”.

Che cretinate tirano fuori alla televisione, dice la moglie di Davide. Lui scuote la testa. Tu non lo sai, dice, ma la Marmellata della Val Bormida fu un orribile affare. Negli ambienti scoutistici della Lombardia se ne parlò per anni e anni. C’è gente che non si rivolge la parola da allora.
“E tu come fai a saperlo?”
“Lo so perché il custode della marmellata quel mattino ero io".
"Non era Giorgi?"
"Giorgi era nei guai per altri motivi, lo stavo sostituendo. Quando tornò, non trovò il vasetto e diede la colpa a me".
"Ma chi l'aveva preso questo vasetto, insomma".
"Me lo sto chiedendo da trent'anni".
"Eh?"
"Credevo di essere il solo ormai, e invece..."
"Bah queste cose in realtà non interessano a nessuno. La politica è un’altra cosa. Rispondi al telefono, per favore?"
"Pronto".
"Davide, parlo con Davide?"
"Giorgio?"
"Scusa se ti telefono a quest'ora, ma è un'emergenza. Non so se hai visto in televisione..."
"Ho visto".
"Meglio così. Prisco è il solito stronzo, eh?"
"Non so cosa gli sia preso, davvero".
"Non gli è preso niente, è sempre stato così. Ora ti riassumo la situazione...".
"Me la riassumi?"
"Nelle prossime ore si faranno senz'altro vivi i giornalisti". 
"Eh?"
"Non c'è bisogno di spiegare quanto sia importante che io e te forniamo la stessa versione dei fatti".
"Ma io e te non avremo mai la stessa versione".
"Davide, per favore. Può darsi che le nostre idee politiche non siano coincidenti, anzi ne sono sicuro".
"Ma che ne sai - e comunque non è una questione di politica..."
"Ma per quanto possiamo pensarla diversa su molte cose, sono sicuro che anche tu non puoi tollerare che una persona si giochi la carriera per un barattolo di marmellata sparito trent'anni fa".
"Ci hai lasciato senza colazione per tre giorni, forse è ora che ne accetti le conseguenze".
"Non sono stato io, Giorgio".
"Le chiavi del baule le avevi tu".
"Abbiamo fatto questa discussione mille volte. Vuoi rifarla anche tu in diretta televisiva? O vuoi semplicemente ricattarmi?"
"Ricattare chi? Ma come ti permetti..."
"Perché se vuoi ricattarmi, possiamo metterci d'accordo".
"Eh?"
"Sottosegretario alle politiche ambientali. Era il tuo pallino, mi sembra di ricordare".
"Non posso credere che tu mi stia veramente... scusa, suonano al citofono".


La storia prevede una prima parte di circo mediatico (lascereste governare il nostro Paese da un uomo che ha rubato la marmellata a cinque ragazzini?) e una seconda parte action in val Brembana, con tre ex scout braccati dagli elicotteri che vogliono arrivare per primi a una radura per dimostrare qualcosa. Forse in un tronco cavo quel vasetto c'è ancora. Impossibile saperlo se non votate per Chi ha rubato la marmellata (se la gioca contro Qualcuno sta uccidendo tutte le mie ex). Potete cliccare sul tasto Mi Piace di Facebook, o linkare questo post su Twitter, o scrivere nei commenti che questo pezzo vi è piaciuto. Grazie per la collaborazione, e arrivederci al prossimo spunto.
Comments (18)