La sicurezza, la disciplina, al limite Renzi

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Semplificando

Vedo che c'è chi si preoccupa - no, tranquilli, ce la faccio a capire che i Forconi sono un movimento di destra, identitario, confusamente nazionalista (magari in Puglia è diverso, ma qui nella Padania del sud vedere il tricolore sbandierato fa ancora un certo effetto), sostanzialmente reazionario. Così come ce l'hanno fatta i gruppi di sinistra extraparlamentare che, rare eccezioni a parte, non hanno ceduto alla tentazione di scendere nelle stesse piazze. Cioè ce la faccio ancora a distinguere la sinistra e la destra estreme, non sono così rincoglionito - ma grazie del pensiero - e tuttavia mi domando: loro ci riusciranno ancora per molto? Le sinistre e le destre, intendo.

Quando si parla di piazze, bisogna rassegnarsi a gettare le ortiche la nostra abilità analitica raffinata negli anni e farci domande semplici, basiche, perché anche i sanculotti dell'89 non è che fossero molto più eleganti dei forconi, e più che al suffragio universale e alla dichiarazione dei diritti dell'uomo pensavano al pane. Dunque, semplificando: con chi ce l'ha tutta questa gente? Coi politici, con l'Europa. E i No Tav con chi ce l'hanno? Magari la risposta è lievemente diversa, ma quasi del tutto sovrapponibile: i politici, l'Europa. Grillo con chi ce l'ha? Berlusconi con chi ha intenzione di avercela?

La grande notizia del biennio 2012-2013 è che gli italiani sono diventati un popolo antieuropeo - non lo erano, e adesso sono convinti di esserlo stati sempre. Non hanno più memoria del tempo in cui erano i più europeisti di tutti: si domandano come sia possibile essere entrati nell'Euro senza consultare i cittadini, e in buona fede non rammentano che vent'anni fa una consultazione del genere sarebbe stata del tutto pleonastica: volevamo tutti entrare nell'Euro, bisognava essere scemi per voler restarne fuori. Siamo molto cambiati, e non è solo colpa nostra. Diciamo che è un concorso di colpa con Berlino e con Bruxelles.

Ma insomma semplificando questo è il Rodano: l'insurrezione, se ci sarà, sarà antieuropea. L'extrasinistra può guardare gli antieuropei di destra prendersi le piazze, oppure può rivendicare il suo angolino. Io mi ritrovo alla finestra a sperare nella maggioranza silenziosa, quella che prende paura per una ventina di facce scure a un casello e corre a votare la sicurezza, la disciplina, o al limite Renzi. Questo è quello che mi capita di essere diventato a fine 2013; poi per carità, finché c'è la salute.
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