Qualcuno continua a uccidere le mie ex (e io non ho un alibi)
20-08-2015, 19:11delitti e cronaca, La grande gara di spuntiPermalink
Riassunto dello spunto precedente: un tizio arriva in questura disperato, chiede di essere arrestato per aver ucciso nove donne in cinque anni - anche se non se lo ricorda. Quattro delle vittime sono concentrate nella stessa provincia (in cui da anni la polizia ricerca un maniaco seriale), le altre sono sparse per l'Italia e addirittura l'Europa, e nessuno le aveva mai collegate, anche perché ogni omicidio ha modalità diverse. Solo il Tizio conosce il collegamento tra tutte le vittime: sono tutte sue ex.
(Questo pezzo partecipa alla Grande Gara degli Spunti! È uno sviluppo di Qualcuno sta uccidendo tutte le mie ex. Se vuoi provare a capirci qualcosa, leggi qui. Puoi anche controllare il tabellone).
Tizio vive un incubo da anni. Per molto tempo ha esitato a informare gli inquirenti, perché sapeva che sarebbe stato sospettato ed era convinto di essere innocente - anche se in un qualche modo non riesce mai ad avere un alibi (è un tizio insolitamente solitario). Ma dopo la tragica scomparsa di una signora di Innsbruck incrociata ai tempi dell'Erasmus, decide di costituirsi. Pensa di essere vittima di uno sdoppiamento di personalità, e teme per Caia, l'unica ex superstite, di cui è ancora segretamente innamorato anche se si è fatta una famiglia. Mentre è in stato di fermo, il commissario che ha ricevuto le sue confidenze ha un'idea: e se fosse Caia ad aver assassinato le povere donne? Tizio ha ammesso di aver tenuto una lista delle sue conquiste, e di averla mostrata almeno una volta all'ex compagna. Se si esclude Tizio, l'unico colpevole non può essere, per quanto improbabile...
Mentre sta ragionando su tutto questo, Caia muore misteriosamente davanti all'agente di scorta che le era stato fornito senza spiegazioni. Stavolta però Tizio dovrebbe avere un alibi! era in cella, no?
No.
Coincidenza, i termini della custodia cautelare erano scaduti il giorno prima. Lui naturalmente non si ricorda nulla, anche se aveva scritto diverse lettere anonime a Caia per metterla in guardia. Chi sta uccidendo tutte le sue ex?
Non lo saprete mai - se non voterete per questo spunto, che oggi se la gioca contro Addio ai procioni, mettendo Mi piace su facebook, o esprimendovi nei commenti. Grazie per l'attenzione e arrivederci al prossimo spunto.
(Questo pezzo partecipa alla Grande Gara degli Spunti! È uno sviluppo di Qualcuno sta uccidendo tutte le mie ex. Se vuoi provare a capirci qualcosa, leggi qui. Puoi anche controllare il tabellone).
Tizio vive un incubo da anni. Per molto tempo ha esitato a informare gli inquirenti, perché sapeva che sarebbe stato sospettato ed era convinto di essere innocente - anche se in un qualche modo non riesce mai ad avere un alibi (è un tizio insolitamente solitario). Ma dopo la tragica scomparsa di una signora di Innsbruck incrociata ai tempi dell'Erasmus, decide di costituirsi. Pensa di essere vittima di uno sdoppiamento di personalità, e teme per Caia, l'unica ex superstite, di cui è ancora segretamente innamorato anche se si è fatta una famiglia. Mentre è in stato di fermo, il commissario che ha ricevuto le sue confidenze ha un'idea: e se fosse Caia ad aver assassinato le povere donne? Tizio ha ammesso di aver tenuto una lista delle sue conquiste, e di averla mostrata almeno una volta all'ex compagna. Se si esclude Tizio, l'unico colpevole non può essere, per quanto improbabile...
Mentre sta ragionando su tutto questo, Caia muore misteriosamente davanti all'agente di scorta che le era stato fornito senza spiegazioni. Stavolta però Tizio dovrebbe avere un alibi! era in cella, no?
No.
Coincidenza, i termini della custodia cautelare erano scaduti il giorno prima. Lui naturalmente non si ricorda nulla, anche se aveva scritto diverse lettere anonime a Caia per metterla in guardia. Chi sta uccidendo tutte le sue ex?
Non lo saprete mai - se non voterete per questo spunto, che oggi se la gioca contro Addio ai procioni, mettendo Mi piace su facebook, o esprimendovi nei commenti. Grazie per l'attenzione e arrivederci al prossimo spunto.
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