I cinque della Gengis Khar!
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Viaggiatore, alpinista, escursionista, fotografo per passione. Fa parte del team sin dal primo minuto. Forse da prima ancora... Possiamo pure scrivere che è l'anima e l'ispirazione del Gengis Khar Team.
Adesso che tutto è (quasi) pronto c'è una sola cosa che vuole dire: quando si parte!?
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Un notte di primavera a bordi di una fiammante Panda "explosive" Angelo mi disse: -Lo sai che ci sono dei matti che per beneficenza vanno in macchina da Lainate al Tagikistan-. Ho guardato Angelo e ho capito che anche noi saremmo stati quei "matti".
Un caldo agosto, chilometri da macinare, luoghi sconosciuti, persone da incontrare, compagni da conoscere… Cosa manca? Partire!
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Se gli domandate quale sia la sua professione, Riccardo vi sorride e poi vi risponde che fa il viaggiatore e il cittadino del mondo. A conoscerlo un po' più a fondo, si scopre che alle spalle ha un Master in "Diritti umani e azione umanitaria" e che si impegna attivamente in tematiche legate alla pace e alla nonviolenza. La sua grande passione rimangono i grandi overland transcontinentali che ha percorso con tutti i mezzi possibili: in auto, in moto, a piedi e sui mezzi locali. Ha viaggiato in oltre 100 Paesi del mondo sinché ha smesso di tenere il conto dei bolli che ha sul passaporto! E' nato e vive a Forlì, nel cuore della Romagna, e fa parte dei Mattacchioni Volanti, un gruppo di artisti da strada che si esibisce in tutti i buskers festival e in tutte le piazze d'Italia. Cosa fanno? Date un'occhiata alla foto!
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L'unica donna del team è nata a Nuoro ma dalla Sardegna è scappata appena ha potuto, in puro stile "Grazia Deledda". Vive a Ferrara dove, anche se non lo ammetterà mai, ha assunto un forte accento emiliano. Insegna italiano e storia alle scuole superiori dove comincia le lezioni avvertendo i suoi studenti di "non credere ad una parole di quello vi dirò". La storia sarà maestra di vita ma è pure un discreto cumulo di balle. Politicamente si definisce una "dervisha danzante" Si occupa di temi come la non violenza e con la sua associazione, Porto Amico, tiene uno sportello di consulenza ai migranti. Tra le altre cose, è impegnata in una scuola di italiano del genere "gratuita e aperta a tutti". E con tutti, intendiamo proprio tutti! Serve aggiungere che è una grande viaggiatrice? Certo che no! Altrimenti non si sarebbe "imbarcata" con il team più squinternato del rally!
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L'unico membro del team che non ha la patente (quella di vela a parte) è un giornalista, scrittore e fotografo veneziano. Ha cominciato a scrivere per i quotidiani dell’Espresso ma poi è finito a lavorare per tutti quei media di movimento che lo pagano poco (quando lo pagano) ma, in compenso, gli regalano l’impagabile piacere di poter dire la verità! Ha lavorato o collaborato con Carta, Terra, Emergency, Global Project, Altraeconomia, Peace Reporter, Annuario della Pace e tanto altro ancora. Gli ultimi libri pubblicati sono “Il porto dei destini sospesi”, “Liberalaparola”, “Caccia sporca” e “Il parco che verrà”. Quando non è in giro da qualche parte del mondo, cosa che gli capita piuttosto spesso, lo potete trovate nella sua amata laguna dove si ostina a risiedere.