In questa pagina ho riportato gli ultimi articoli che ho scritto per il quotidiano ambientalista Terra, il settimanale Carta, Manifesto, per siti come Global Project, FrontiereNews o siti di associazioni come In Comune con Bettin e altro ancora.

Bezos affitta Venezia per il suo matrimonio. Cresce la protesta

Qualcosa di inconsueto è accaduto, ieri mattina, nel Bacino di San Marco. Piano piano, un enorme striscione è stato issato verso la cima dell’antico campanile della basilica dell’isola di San Giorgio, proprio di fronte al palazzo Ducale. Gondolieri, turisti e i sempre più rari residenti che affollano piazza San Marco guardavano stupiti oltre il canale, sventolare quel grande drappo bianco con
la scritta «Bezos» marcata da un segno rosso. Si tratta del «malvenuto» che il neo nato comitato cittadino «No Nozze» ha dedicato al patron di Amazon che si prepara a celebrare il suo matrimonio con Lauren Sanchez a Venezia con tre giorni di festa, dal 24 al 26 giugno.
TRE GIORNI nei quali Jeff Bezos, terzo uomo più ricco al mondo, si è praticamente comperato la città. Prenotate tutte le stanze dei cinque alberghi più lussuosi – di quelli con le suite da 9 mila euro a notte, per intenderci -, noleggiati tutti i taxi della città che saranno a disposizione esclusiva degli ospiti, allertata l’intera flotta di gondole. Centro dei festeggiamenti sarà proprio l’isola di San Giorgio che Bezos ha interamente affittato, basilica palladiana compresa. Qui converranno i circa 250 invitati, provenienti per lo più dal mondo del cinema: Leonardo Di Caprio, Barbra Streisand, Kim Kardashian, Orlando Bloom, Oprah Winfrey e tante altre celebrità holliwoodiane.
Nelle lista figurano anche Shakira che terrà un esclusivo concerto e Bill Gates, mentre non è ancora confermata la partecipazione di membri della famiglia del presidente Donald Trump, di cui Bezos è un convinto sostenitore, ma non dovrebbe mancare all’evento la moglie Ivanka e forse anche il figlio Donald Junior.
In quanto ai festeggiamenti, sappiamo che Lauren Sanchez – una che è andata a Cannes a ritirare il premio per il suo impegno contro i cambiamenti climatici a bordo del suo mega yacht che consuma come 19mila automobili – ha pronti 27 abiti di nozze da alternare ma gli organizzatori mantengono un riserbo quasi assoluto su tempi e luoghi della festa. Alla richiesta delle opposizioni in consiglio comunale di rendere noti perlomeno gli spostamenti di questi piccolo esercito di vip, anche per evitare disagi ai residenti che si troveranno di fronte a strade chiuse e militarizzate, oltre a disagi nella circolazione acquea, il sindaco Luigi Brugnaro ha ribadito la sua volontà di gestire l’evento in prima persona.
NON SENZA qualche polemica sul suo oramai consueto conflitto di interessi. Tra le location prenotate da Bezosinfatti, figura anche la Scuola Grande della Misericordia, storico edificio nel cuore del sestiere di Cannaregio progettato da Jacopo Sansovino, oggi sede di mostre e di esposizioni della Biennale.
La Scuola è un immobile assegnato in concessione nel 2009 ad una società legata al gruppo Umana, che fa capo allo stesso sindaco. Un conflitto di interessi evidente che Brugnaro, una volta eletto, ha tentato di risolvere affidando le sue imprese ad un blind trust con sede a New York sul quale, afferma lui, non avrebbe nessun controllo. Per la Scuola e per altri immobili, Brugnaro è stato comunque inquisito dalla Procura nell’ambito dell’inchiesta Palude.
MA COSA ne pensa il sindaco di queste nozze? Per Brugnaro, l’arrivo di Bezos sarebbe l’ennesimo riconoscimento alla sua buona amministrazione: «Abbiamo ospitato due vertice del G7 e siamo perfettamente in grado di gestire un evento con 250 invitati. Il matrimonio di Bezos è ancora una volta l’occasione per presentare Venezia al mondo sotto la sua luce migliore». «Per il nostro sindaco, la luce migliore è solo quella che porta schei – commenta la giovane Alice Bazzoli, del comitato No Space for Bezos -. Schei che tra l’altro non finiscono mai nelle tasche dei residenti ma in quelli dei soliti imprenditori miliardari.
Ma che si venda a prezzi stellari per un turismo di super lusso o per pochi euro a folle di visitatori domenicali, il modello di sfruttamento della nostra città rimane identico. Venezia è ridotta ad un parco giochi dove non c’è spazio per i residenti. Negli stessi giorni in cui Bezos convola a nozze in ambienti sfarzosi, nella vicina isola nella Giudecca una signora anziana subirà uno sfratto esecutivo perché non può permettersi di pagare l’affitto. E domani state certi che ci troveremo un altro B&B».
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