La Carta di Marsiglia sull’informazione e le migrazioni
13/05/202511 agili osservazioni per garantire un'accurata, completa ed etica narrazione delle questioni migratorie
Paola Barretta, giornalista e portavoce dell’associazione Carta di Roma, l’ha definita una pratica “cassetta degli attrezzi”; uno “strumento di lavoro facilmente applicabile”, utile a tutti i giornalisti e, più in generale, a tutti i comunicatori, che si trovano a scrivere sul tema delle migrazioni.
Stiamo parlando della Carta di Marsiglia presentata il 28 e il 29 aprile nella città francese in occasione di un incontro sul tema “Quale sarà il giornalismo in Africa e nel Mediterraneo di domani“. Incontro promosso dall’associazione Journalisme et citoyenneté che ha riunito sotto le stesso tetto giornalisti e ricercatori provenienti da tutte le sponde del Mediterraneo. A differenza del Testo Unico dei Doveri del Giornalista, attualmente in vigore, la Carta di Marsiglia non è un codice deontologico di un centinaio di pagine, allegato compresi, e non si rivolge ai soli iscritti all’Ordine. Si tratta piuttosto di una serie di agili osservazioni – 11 in tutto – che hanno lo scopo di fornire utili indicazioni a quanti si trovano, non di rado senza specifica preparazione, a raccontare per esigenze di lavoro, nei giornali, nei social o in altri media, storie di migranti e di migrazioni.
Caravana Abriendo Fronteras: si è conclusa l’ottava edizione Padova-Trieste-Bihać
23/07/2024«No guerra ai popoli, no guerra ai migranti»
Sono partiti da lontano, dalla Spagna. Il primo gruppo è partito da Madrid. Il secondo dai Paesi Baschi e il terzo da Valencia e Barcellona. Hanno attraversato i Pirenei e hanno sostato per la prima tappa in Francia a Martigues, dove le organizzazioni che lavorano con le persone migranti hanno organizzato un incontro per scambiarsi esperienze di lotta e resistenza.
Ma il via “ufficiale” della nuova Caravana Abriendo Fronteras è stato dato a Padova sabato 13 luglio, dove si è unito il pullman partito da Torino organizzato da Carovane Migranti e un furgone con attrezzature di cucina partito dalla Val di Susa, per un totale di circa 250 attiviste ed attivisti.
La sera stessa, alla giornata conclusiva di Sherwood Festival, è stata riservata loro una “passerella d’onore” prima del concerto dei Modena City Ramblers. A salire sul palco, è stata Socorro Gil Guzmán, madre di Jonathan, prelevato dalla polizia Messicana nei pressi di Acapulco mentre si recava con un amico a giocare una partita di pallone. Di lui, non si è più saputo nulla. Socorro ha ricordato il figlio, come uno degli oltre 100 mila desaparecidos messicani chiedendo per tutti loro verità e giustizia.