Da Helsinki a Capo Nord

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Diario di viaggio in Finlandia, Norvegia e Lapponia

L'angelo ferito di Tuomiokirkko

Da estate all'inverno, dal sole caldo alla fredda pioggia, dai 23 ai 13 gradi celsius in un paio di ore. Non è la prima volta che la Finlandia ci tira questo scherzo. Ed ai finlandesi tutto ciò deve apparire normale. Girano sotto la pioggia battente in maglietta e pantaloncini corti come niente fosse. Sono pochi quelli che si prendono la briga di aprire un ombrello. Sono tanti i ciclisti con caschetto e maglietta attillata che pedalano sulle loro bici da corsa incuranti dell'ira di Giove Pluvio. Anche nel campo da golf pare che della pioggia non gliene freghi niente a nessuno e continuano ad andar di mazza sulla palla. Per i bambini poi, è una festa. Sotto la finestre del mio B&B - con riscaldamento acceso! - saltano e sguazzano sulle pozzanghere in maglietta e sandali. Noi intanto, abbiamo rimesso le scarpe invernali.
La mattina però, il sole splendeva che pareva estate. Intendo: estate non come la concepiamo nel Mediterraneo. Qui hanno criteri diversi. Ci siamo fatti un bel giro per il centro della città ammirando soprattutto il recupero di tutti gli edifici industriali. Fabbriche e casermoni risalenti ai primi del '900, ai tempi in cui Tampere aveva un suo importante ruolo nel tessile. Il centro Finlayson, sulle rive del Tammerkoski, il primo in tutta la Scandinavia ad essere alimentato dall'energia elettrica prodotta dallo scorrere del fiume, oggi ospita pub, negozi e musei, ed è il cuore della vita culturale cittadina. Ma tanti altri edifici in mattone rosso sono diventati sale da concerto, teatri e centri commerciali. Oggi Tampere, che per la sua tradizione operaia nella guerra civile è stata la capitale dei Rossi, è una bella città, vitale e colta, che ha saputo trasformare un problema come quello della chiusura di tante fabbriche, in un patrimonio urbanistico.
Ma assieme alle sue fabbriche ottocentesche dismesse che si specchiano sul Tammerkoski, una cartolina iconografica di Tampere non può prescindere dalla sua celebre cattedrale luterana: Tuomiokirkko. L'avevamo vista ieri sera dall'esterno e ci aveva regalato una impressione da castello della fiabe. Una costruzione che starebbe bene anche in una Disneyland qualsiasi. Vista da dentro è tutta un'altra cosa e l'impressione giocosa viene scalzata da una sensazione di inquietudine che arriva all'angoscia. I pilastri in granito, la bassa volta con cui si accede alla navata centrale illuminata da vetrate seminascosto alla vista, l'asimmetria non direttamente percepibile che falsa lo spazio, il grande quadro che domina l'altare e che non ha, al contrario delle altre chiese, un immediato riferimento religioso… tutto concorre a spiazzare il visitatore. I quadri soprattutto sono davvero conturbanti. La pala realizzata da Magnus Enckell mostra quello che dovrebbe essere una risurrezione. Ma le figure, alcune nude altre vestite con larghi abiti bianchi che si incamminano verso non si sa dove non mostrano né gioia né gloria. Tutto intorno alla sala centrale un lungo affresco opera di Hugo Simberg mostra i 12 apostoli ritratti come dei bambini nudi che tirano a fatica una grossa ghirlanda cosparsa di fiori e di spine come a circondare il mondo. Ti vien voglia di scappare prima che la catena si chiuda. Ancora più inquietanti sono gli altri dipinti che si trovano nella galleria, tutti opera di Simberg. Tre scheletri che coltivano amorevolmente un giardino (o un cimitero) di piante e di piante dipinte nello stesso dipinto. Ancora più inquietante è l'opera che raffigura due bambini che trasportano in barella un angelo ferito e dolente, dalla testa china. La spiegazione ufficiale è che i bambini "soccorrono" l'angelo ma gli sguardi dei ragazzi non sono per nulla rassicuranti e restituiscono a chi osserva il dipinto un senso di profondo disagio. Tutte opere che col cristianesimo, pure nella sua versione luterana, hanno ben poco a che spartire (Chi ha mai sentito di un angelo ferito? E chi lo avrebbe ferito, poi?) e che spiegano le accese polemiche che queste opere, esposte in una cattedrale, suscitarono tra i fedeli quando la chiesa venne inaugurata nel 1907.