Da Helsinki a Capo Nord

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Delusione Helsinki

Helsinki è tanto brutta quanto la Finlandia è bella. Chi lo sa perché, ma ci si illude sempre che le capitali siano un riassunto potenziato, nel bene e nel male, del loro Paese. Ma non è mai così. Perlomeno nella mia esperienza. La prima delusione cocente è arrivata dalla celebre Temppellauktion Kirkko, la chiesa scavata nella roccia che le guide vantano come la principale attrattiva turistica della città. Beh… è davvero banale ed inutile! Dovrebbe incarnare la spirituale finnica fondata sul rispetto della natura ma la roccia e il cemento armato con cui è stata realizzata non ha neppure l'odore delle sterminate foreste finlandesi. Da fuori sembra una collinetta attrezzata a campo giochi ed è visibile solo la porta di un caffè (che fa parte della struttura) e l'entrata al tempio che è solo un banale portone. Pare la caverna di Bilbo Baggins, se non fosse che questa dentro è accogliente. La chiesa invece è piuttosto piccola e non c'è praticamente niente di originale se non i muri che sono sono di pietra lasciata apposta un po' grezza. Non è neppure una grotta vera. Insomma, di interessante c'è solo la notizia: "la prima chiesa al mondo scavata interamente nella roccia". Se vi accontentate di questo, va bene così. Anche il decantato tetto realizzato con un "filo di rame lungo 22 chilometri" attorcigliato, non ha nessun senso. Lo stesso effetto che non è poi questo granché si poteva ottenere con del legno ricoperto di rame. Ma i "22 chilometri" hanno il solo obiettivo di battere un record e far felici i turisti giapponesi che a decine si fanno i selfie dentro Temppellauktion.
Le altre due chiese che caratterizzano il modesto paesaggio di Helsinki sono ancora peggio. La cattedrale color rosso ortodossa che sorge sull'isola di Katanajocca si gioca tutto sulla guglie a cipolla e su una pala d'altare che in Italia la più povera chiesa di Umbria o di Toscana terrebbe nascosta in sagrestia. La sua dirimpettaia bianca luterana è di un kitsch addirittura imbarazzante. Tutto quello che si può dire a suo favore è che è alta e che si vede da lontano, pesando come un macigno nello skyline dalla città.
Per il resto la città non ha proprio niente. E, salvo rare eccezioni peraltro mai bene inserite nel contesto urbanistico, ci si chiede perché non ci abbiano lavorato tutti quei maestri che hanno realizzato ardite forme architettoniche in altre città della Finlandia. Strade squadrate e trafficatissime, enormi supermercati del niente come l'immenso casermone Stockmann, una periferia dormitorio piena di brutti e grigi condomini riempiti di mini appartamenti che arriva sin dentro la città. Anche il lungomare non è valorizzato e si riduce ad una piazza dove si affollano turisti e bancarelle di souvenir. Questa dovrebbe essere il "cuore" di Helsinki, e questo la dice tutta su questa inutile città che è sul mare ma in cui non si riesce neppure a sentire l'odore del mare.