Non voglio pagare per la scuola privata di tuo figlio, grazie.

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Cari cattolici riformisti, liberali, o chiunque voi siate: io vorrei che fosse chiaro che, contrariamente a quanto sembrate sostenere, nessuno in Italia vi costringe a far studiare i vostri figli in una scuola pubblica. Voi potete, e da sempre, iscrivere vostro figlio a qualsiasi scuola vi pare e piace. E a me sta bene.

Però ve la pagate.

Perché in questo momento le cose stanno in questo modo: io, in quanto contribuente, sono costretto a pagare, oltre per il servizio pubblico (come è giusto che sia), anche per i vostri buoni scuola. Ed ecco, questa idea che voi siate liberi di fare quello che volete, ma a spese mie, è la cosa che sopporto di meno in assoluto.

Sarà una coincidenza che l'unica volta in cui compare, nella nostra Carta Costituzionale, questa brusca espressione, "senza oneri per lo Stato", sia proprio in quel famoso art. 33? "Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato". Possiamo pagare per molte cose, ma per la scuola dei vostri figli, grazie, no. Fatevene una migliore coi soldi vostri, se siete così bravi.

Nudo, vogliamo Don Giussani nudo!


un vecchio pezzo, scritto su un blog abbandonato come tanti. Lo rimetto qui perché a quanto pare ha ancora senso).
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