In questa pagina ho riportato gli ultimi articoli che ho scritto per il quotidiano ambientalista Terra, il settimanale Carta, Manifesto, per siti come Global Project, FrontiereNews o siti di associazioni come In Comune con Bettin e altro ancora.

Un Climate Camp per discutere su come difendere la terra. Fridays fo Future e No Navi lanciano al Lido di Venezia il primo campeggio per il clima

Verranno in tanti. Verranno da tutta Europa. Verranno per rispondere all’appello lanciato dalle ragazze e dai ragazzi di Fridays For Future di Venezia e delle attiviste degli attivisti No Grandi Navi, di dare vita ad un grande Climate Camp, un grande incontro dedicato al clima, dove discutere del futuro del nostro pianeta e, soprattutto, delle iniziative e delle lotte per dare un futuro al nostro pianeta. 
L’appuntamento è a settembre, da mercoledì 4 a domenica 8, al Lido di Venezia, in una spiaggia libera che, assicurano, sarà gestita con il minimo impatto ambientale, proprio come lo Sherwood Festival che si sta svolgendo in  questi giorni a Padova. “L’approvvigionamento energetico proviene da fonti rinnovabili con pannelli ad energia solare – spiegano gli organizzatori-. Il cibo degli agricoltori locali e non trattato con agenti inquinanti e tossici”.
Il primo Climate Camp, si svolgerà in contemporanea della Mostra del Cinema che, nelle intenzioni degli organizzatori, dovrebbe fare da cassa di risonanza all’evento, anche in virtù della sensibilità sulle questioni climatiche che tanti celebri artisti internazionali hanno sempre dimostrato. Il momento culminante si svolgerà proprio il giorno della premiazione del festival cinematografico, sabato 7 settembre, con la marcia “We want red carpet” verso il tappeto rosso. “I riflettori mediatici non dovrebbero stare su un evento mondano ma sull’emergenza climatica” hanno dichiarato gli organizzatori.
Non è neppure un caso che il primo Climate Camp organizzato da Fridays for Future si svolga a Venezia, città di incomparabile bellezza ma, proprio per questo, vittima di un delirante degrado ambientale causato da mercificazione del territorio, turistificazione senza controllo, grandi opere inutili e devastanti realizzate in odor di mafia come il Mose. Una città in cui la stessa democrazia è stata tacitata per coprire gli interessi dei grandi speculatori di cui le compagnie crocieristiche sono solo l’esempio più eclatante. Ma Venezia, non dimentichiamocelo, è anche la città che lo scorso sabato 8 giugno ha saputo portare in campo 10 mila persone al grido “Fuori le Grandi navi dalla laguna”.
Ospiti del Camp, incontri, iniziative, dibattiti sono ancora in fase di definizione. Potete seguire la costruzione degli incontri sul sito del Climate Camp, che tra qualche giorno sarà on line, o sulla sua pagina Facebook dove vi invitiamo a mettere un “mi piace”.
E, naturalmente, questo settembre siate tutti invitati in laguna! 
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